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Ma come? Anche voi siete per i vaccini? Vi siete venduti!

Siamo giunti all'ottava puntata della riflessioni sulla campagna vaccinale. Abbiamo parlato di libertà e vaccinazione, di regole e informazione, dei grossi "limiti" dell'informazione fatta dai media. Dell'informazione come alternativa ad obblighi e green pass. Degli effetti avversi, dell'efficacia dei vaccini, della vaccinazione dei giovani.

E visto che siamo degli eretici, sempre e comunque, abbiamo ricevuto un po' di critiche esplicite o implicite. 


Ma come?  Anche voi siete per i vaccini?  Vi siete venduti!
  • Ma come? Anche tu sei favorevole ai vaccini? Anche voi di Grugliasco Democratica siete favorevoli ai vaccini?
  • Ma avete perso tutto il vostro senso critico?
  • Ascoltate spaventati la propaganda dei media e fate quello che vi ordinano?
  • Ma lo sapete cosa sono le industrie farmaceutiche?
  • Vi siete offerti come cavie per un vaccino sperimentale ed adesso volete convincere anche noi?
  • E tutto quello che avete detto e fatto per l’ambiente, contro il nucleare, contro l’inceneritore, contro la TAV… Adesso vi rimangiare tutto! ?
Chi è rimasto invischiato nel "pro o contro" quasi sempre non si preoccupa a di comprendere un ragionamento e non è disposto a farsi portare a guardare le cose da un'angolazione differente. Vuole solo sapere  da che parte si sta.
Ma chi non prova a guardare da angolazioni inconsuete rischia di farsi portare dove vuole chi "gestisce la partita".

Non siamo favorevoli ai vaccini, così come non siamo contrari ai vaccini. Siamo laici e non ci interessa aderire ad approcci religiosi che poco o nulla hanno a che vedere con la realtà!

E sappiamo bene cosa sono le industrie farmaceutiche. E quali siano i limiti di trasparenza della loro ricerche. 
Ma sappiamo anche quanto lavoro è stato fatto per decenni da molti compagni che hanno rinunciato a carriere altamente remunerative per occuparsi di tutela della salute. E se è vero che ci siano ampi spazi di miglioramento, buttare il bambino con l’acqua sporca è il più grosso favore che si può fare alle industrie farmaceutiche (di cui peraltro – quasi - tutti beneficiamo quando abbiamo bisogno). Ma dobbiamo anche far notare che forse mai come durante la pandemia, i dati lo delle industrie farmaceutiche sono stati tanto controllati.

E l'immagine dipinta da quasi tutti i "profeti no vax"  è quantomeno un po' ingenua: "Tutte le industrie farmaceutiche sono in combutta". No, non è così. Per asserirlo non è necessario pensare che le industrie  farmaceutiche siano buone.  Semplicemente, sono in feroce concorrenza tra loro e sono sempre pronte a farsi le scarpe. Basterebbe dedicare un po' di attenzione alla lettura dei giornali per accorgersene...

Chi pensa che gli interessi economici siano un fattore che condiziona pesantemente ciò che le industrie farmaceutiche propongono, dovrebbe provare a guardare un po' più lontano e pretendere che si realizzi un industria pubblica, italiana o europea.

No, non abbiamo perso il nostro senso critico e tantomeno ci documentiamo ascoltando passivamente i media. E' proprio il nostro senso critico che ci ha spinto da documentarci per provare a farci un'opinione autonoma.

Rispetto alle cavie, poi, è necessario chiarirsi.
C’è chi ripete lo slogan “E’ un vaccino sperimentale!” anzi  “Non è un vaccino! E’ una terapia genica sperimentale!”

Chi ha voglia può leggersi  “Sviluppo, valutazione e approvazione dei vaccini contro COVID-19” su Epicentro  e di lì può avventurarsi su testi scientifici o nel web per verificare le informazioni.
Possiamo desiderare che in generale in futuro siano pretese sperimentazioni diverse, che rispondano ad altri obiettivi. Ci sono dei pro e ci sono dei contro; io su questo mi affiderei al parere di persone competenti.
Ma chi dice che i vaccini non sono passati da una corretta sperimentazione o mente (sapendo di mentire) o parla  di qualcosa che non conosce minimamente. Chi vuole ripetere che "ci hanno messo poco tempo, quindi...",  prima deve studiare.Così potrà argomentare le sue asserzioni.

Parlare di “terapie geniche” ci fa sentire grossi.  Ma, se ne parliamo a proposito dei vaccini, facciamo solo una figura barbina. Web e testi scientifici spiegano cosa sono le terapie geniche e spiegano cosa sono i geni. 
Qui limitiamoci a far notare che i vaccini sono conservati a temperature bassissime (Pfizer a – 70 C°). Questo per evitare che il RNA messaggero del vaccino degradi. Una volta iniettato in 5 giorni non si trova più traccia del vaccino nell’organismo.

Quindi con buona pace di tutti, non si tratta di terapie geniche e non si tratta di vaccini sperimentali.

Insomma, chi parla di cavie, forse dovrebbe prima chiedersi se non sia lui il topolino che segue incantato il Pifferaio di Hamelin per essere fatto prigioniero in una caverna...
Non abbandoniamo il nostro senso critico e la cosa che ci preoccupa è l’acriticità di chi, da una parte o dall’altra, si limita a ripetere slogan e non prova a capire. O cerca solo la conferma delle proprie idee e dei propri (pre)giudizi.

A qualche amico "No TAV" che, tanto per essere sicuro ha deciso di stare sul fronte del no anche in questa situazione, faccio notare che non è nemmeno possibile fare un confronto tra la solidità scientifica degli argomenti contro la TAV Torino Lione ed il balbettio autoreferenziale no vax.
La solidità scientifica degli argomenti contro la TAV è tale che i progetti sono arenati da 30 anni. Ed è il fronte pro TAV che balbetta argomenti inconsistenti.Magari i rapporti di forza un giorno consentiranno di costruirla, ma resterà sempre un'opera inutile e dannosa.
Non si è contro perché si è degli ecologisti e/o di sinistra. Si è contro perché ci sono delle sacrosante ragioni per esserlo! 


Per chiudere, bisogna essere molto chiari. il "dibattito" sull'efficacia e sui rischi dei vaccini non può essere posto in termini di "confronto di opinioni".

Un confronto di opinioni può esserci tra chi ritiene che l’epidemia richieda di chiudere tutto per salvare più vite possibili e chi ritiene che l’epidemia comporterà molte vittime, ma provare a salvare vite con le chiusure non è una priorità. Occorre lasciare che le persone vivano normalmente.
Si può concordare con la prima o con la seconda opinione. E’ una questione di valori di riferimento;  siamo (anche) nel campo delle opinioni.

Invece dire che “non serve chiudere le attività perché tanto non serve a ridurre i morti”, non è un’opinione. E’ semplicemente un’affermazione che contrasta con conoscenze scientifiche esistenti e con osservazioni fatte durante la pandemia. Con conoscenze ed osservazioni verificabili.

Quindi ci sono argomenti su cui il confronto non cade nel campo delle opinioni. Il confronto parte ed avviene nel campo dei dati;  delle misure. 
L’efficacia ed i rischi da vaccini sono temi su cui valgono le osservazioni condotte con metodo scientifico. Le dichiarazioni generiche, emotive, prive di basi esplicite, servono solo a far morire molte persone.

Chi  insiste sul fatto che "è solo una questione di opinioni" dovrebbe sforzarsi a ricordare e capirebbe che sta semplicemente sposando il modello culturale portato avanti dal berlsconismo.

Riguardo all’ambiente ed ai vaccini, beh è un tema che merita un altro post.

Carlo (08 di 12)


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