MaskLab: la signora Paola, le promesse dei politici e un po' di torbido in stile cittadino
Estate 2020. Il primo devastante lock down si è concluso da un paio di mesi, si prepara tutto ciò che serve ad affrontare la nuova ondata di contagi prevista per l’autunno. Le strutture sanitarie, ospedali in primis, ma anche i presìdi di più largo consumo, a cominciare dalle mascherine la cui scarsità aveva suscitato nella fase iniziale dell’epidemia non poche preoccupazioni e lamentele per i prezzi alle stelle.
E’ in questo quadro che compare la notizia della nascita in
Grugliasco di una nuova impresa: la MaskLab, strada del Portone 125/,
prodotto di punta la maschera chirurgica MSK2 standard 1816,
la cui presentazione così recita: “L’esperienza
imprenditoriale dei fondatori della startup, tutti professionisti del
territorio piemontese provenienti dal mondo della produzione industriale,
abbinata alle competenze tecnologiche e innovative di Industrial Cloud,
spin-off del Politecnico di Torino
specializzato nella progettazione e realizzazione di impianti produttivi che
seguono la logica dell’agile factoring, hanno permesso di creare la risposta
italiana all’attuale domanda di mercato per la produzione di dispositivi di
protezione individuale […]”.
L’annuncio lo da il sindaco in persona che il 31 luglio 2020
così dichiara a torinotoday.it:
"Cerchiamo di essere vicino alle
aziende che vogliono insediarsi sul nostro territorio. Abbiamo una serie di
incentivi per quanto riguarda la parte di ristrutturazione o di insediamenti
produttivi per la parte di oneri e tasse che devono pagare e poi uniamo degli
incentivi economici a fondo perduto per gli assunti residenti a Grugliasco".
Vanta la sottoscrizione di un protocollo fra azienda e comune per l’assunzione
di 15 persone subito e altre 135 a partire da fine anno, accompagnate da
incentivi comunali e non solo. Na parla diffusamente il giovane e dinamico
amministratore delegato, Andrea Rubello, presidente del CEPM (Consorzio Europeo Produttori di Mascherine,
stessa sede di MaskLab, via Roma 366 a Torino) insieme al sindaco
entusiasta e all'assessore scodinzolante. Insomma una bella iniziativa, soprattutto perché gli interessati
alla posizione vengono invitati a presentare domanda all’ufficio di
collocamento, l’Agenzia Piemonte Lavoro.
Paola, una signora disoccupata e un po’ avanti con gli anni
decide di fare domanda. Viene convocata presso la sede di MaskLab a fine agosto
con l’indicazione di portare il cv e la mascherina (!). Si presenta e apprende
dal dott. D.C. che nello stabilimento è in funzione una sola macchina (quella
inquadrata in tutti i modi nelle riprese a corredo del lancio di fine luglio) e
che le altre, quella che richiederanno il potenziamento degli addetti,
arriveranno progressivamente nell’autunno fino a rendere pienamente operativo
lo stabilimento. Torna a casa rassicurata e si mette in attesa di ulteriori
comunicazioni.
Intanto Paola viene contattata da Generazione Vincente,
un’agenzia di lavoro interinale, con la proposta di un contratto a termine
(settimanale) come magazziniera presso la Syntech di Settimo T.se, il
cui amministratore delegato è il dott. D.C., quello con cui aveva fatto il
colloquio della MaskLab. La Syntech ha la sua sede sociale a Napoli in via G. PORZIO presso il CENTRO DIREZIONALE
EDIFICIO E2 80143 e si occupa di logistica, stoccaggio e organizzazione. Lavora
una settimana a inizio settembre, poi basta.
Dato che sul versante MaskLab non succede nulla, torna alla
carica il 14 e poi il 21 settembre 2020 con l’addetta dell’Agenzia Piemonte
Lavoro. Nessuna risposta, poi, avvicinandosi la fine dell’anno e dunque
immaginando che la ditta fosse oramai nella quasi piena operatività senza
averla coinvolta, Paola chiama direttamente l’ufficio del sindaco della città,
lo stesso della conferenza stampa estiva in pompa magna. Lo incontra il 22
ottobre e apprende che il piano di produzione (e dunque delle assunzioni) ha
subito un forte ritardo, forse causato dal mancato arrivo dei macchinari,
perciò tutto è fermo.
La fine dell’anno si approssima e il 12 novembre Paola gli scrive uno sconsolato resoconto per segnalare che, nonostante tutti i riscontri
positivi, ancora nulla di concreto si è palesato.
Passano i mesi e il 12 agosto del 2021 Paola riceve dalla
responsabile del Centro per l’Impiego il seguente messaggio " [...] L'agenzia
MaskLab ha chiuso a dicembre". Dunque l’attività a Grugliasco
sembrerebbe non essere mai partita,
eppure, ancora del Bilancio di Mandato, distribuito a tutte le famiglie
della città nel maggio 2022, il sindaco parla di incentivi alle imprese che
hanno assunto personale di Grugliasco.
Per cercare di capirne un poco di più abbiamo scritto MaskLab, l'indirizzo è questo. Non abbiamo mai ricevuto risposta.
Quali facilitazioni ha avuto MaskLab? Quali e quanti
contributi pubblici (non solo comunali) ha ottenuto? Che cosa è successo
nell’azienda nell’intervallo fra gli annunci di fine luglio 2020 e la chiusura
intervenuta sei mesi dopo?
Le mascherine a marchio MaskLab ancora in vendita dove
vengono prodotte e da chi? Che ruolo ha avuto in tutto questo l'amministrazione comunale della città?
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Per avere qualche risposta in merito a questa dolorosa bufala, i consiglieri di Grugliasco Democratica l'11 dicembre 2022 hanno presentato un'interrogazione al sindaco. Non c'è ancora risposta, quando arriverà la pubblicheremo
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