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Il cretino di Grugliasco

I nostri cugini di Collegno sono conosciuti per lo smemorato, a Grugliasco il sindaco ha provato a fare lo smemorato anche lui, ma è stato beccato subito. Allora, a rendere noto il nome della nostra città, ci ha pensato un altro baldo giovane democratico, tal Raffaele Bianco. Da tre giorni è ufficialmente un cretino. Patentato e certificato, nientemeno che dal segretario provinciale del suo partito. Ecco cosa è successo..
Oltre che fare danni a Grugliasco, Raffaele Bianco ne fa anche in giro per il Piemonte e non solo, sempre sotto l'ala amorevole del suo protettore, il senatore Esposito, quello che da giovane saliva sui tetti di Santena e adesso ama i NO TAV quasi più di se stesso. Il senatore vuole molto bene anche a Bianco, così che, quando Marino lo fa assessore a Roma, chiama da Grugliasco proprio lui per fargli da portaborse: lo scherzo ai romani costa 40 mila euro l'anno. Passano un paio di mesi e Marino viene fatto fuori, il senatore Esposito torna a occuparsi dei NO TAV come sa fare lui e il Bianco torna a Grugliasco... ma anche a Torino dove è vicepresidente del PD. Era già cretino anche allora, garantiamo, ma il suo segretario, Morri, non se ne era ancora accorto. Oppure gli faceva comodo così.
Dopo la scoppola delle elezioni torinesi, i vertici dem della provincia cominciano a lavorare alla consueta Festa dell'Unità di settembre. Fra le star "di area", che devono dare lustro alla festa e portare un po' di pubblico che mangi e spenda, viene invitato anche Gigi D'Alessio, uno che è stato star di tante aree politiche e che adesso sembra in sintonia con la cultura politica dei demos nostrani.
Gigi D'Alessio confessa in un intervista di avere parecchi debiti, così che dovrà lavorare ancora a lungo per ripagarli tutti (chissenefrega!). Il nostro Raffaele Bianco - vicepresidente del partito - che ti fa?
Un bel comunicato stampa in cui chiede ai suoi di escludere Gigi D'Alessio dalla Festa (leggi). Il manager del cantante lo legge e annuncia che Gigi se ne starà a casa. Facile immaginare lo sconcerto: Mazza, il responsabile della Festa, si dimette, Morri (il segretario) corre ai ripari per salvare la situazione e in un'intervista definisce "cretino" il nostro povero Bianco. I giornali riportano e certificano.
Sabato 3 l'incontro con D'Alessio si tiene davanti a circa 300 spettatori (un altro incontro quasi in concomitanza, con un senatore e un'assessore regionale faceva registrare 26 presenti!). In apertura avviene la certificazione del cretino grugliaschese che, una volta per tutte, adesso sa cosa pensano di lui. Ma non si dimetterà, tranquilli! Piuttosto la morte.
Se i vertici del PD provinciale e regionale ce l'avessero chiesto, glielo avremmo detto prima che il soggetto apparteneva a quella categoria, ma di noi non si fidano. Anzi, quando spieghiamo loro di che pasta sono fatti i locali, ci dicono sempre che abbiamo l'insulto facile. Noi?
Di buono c'è che d'ora in poi quando lo vedremo entrare con la sua faccia sapiente nell'aula del consiglio comunale potremo accoglierlo anche noi con un bel "Vieni avanti, cretino!".
Mariano Turigliatto