L'incoronazione della disperazione

In genere un sindaco uscente non annuncia la sua ricandidatura, è scontata. Semmai se ne parla un paio di mesi prima delle elezioni, giusto per definire gli assetti futuri, eventuali nuove alleanze, correzioni al programma. Quando tutto è pronto, allora un bel bagno di folla sancisce l'evento e diventa il candidato da battere: cittadini festanti che lo acclamano, clientele soddisfatte e con già l'acquolina in bocca per ciò che pregustano in caso di rielezione, imprenditori con il libretto degli assegni per contribuire alla campagna elettorale, alleati festanti e ansiosi di rinnovare i patti, eccetera.
Montà è stato ricandidato dal giovane segretario Gaito (quello in mezzo) con una stanca alzata di mano, davanti a una platea ridotta ai minimi termini, neppure tutta compatta e anche piuttosto scoglionata (dovete credermi sulla parola, le foto scomparse parlavano chiaro). Il giovane segretario, forse consapevole che una incoronazione fatta così è una mossa della disperazione ha anche sentito il bisogno di annunciare il parto faticoso ai giornali, mentendo sui risultati.
Ma come - direte - così giovane e già bugiardo come il sindaco? Neanche noi ci potevamo credere, ma l'evidenza dei fatti ci ha fatti ricredere. Il giovanotto dichiara al "giornalista da passeggio" (una leccata e via, purchè sia un politico di potere...), corrispondente locale della busiarda, che 25 membri del Direttivo hanno votato il documento che ricandida Montà. E' falso, un amico presente ha contato e chiesto spiegazioni a quelli che sanno e questi sono i conti.
Il Direttivo del PD locale è formato da 56 membri eletti tre anni fa. L'anno scorso non avevano rinnovato la tessera (dunque erano decaduti dalla carica) 5 di loro, dunque il Direttivo era arrivato a 49 membri (non si dispone del dato di quest'anno).
Il 19 settembre scorso di membri del Direttivo ne erano presenti 27, 6 di loro si sono allontanati dalla riunione prima della votazione, dunque siamo a 21. Di questi 2 si sono astenuti e 19 hanno approvato la ricandidatura di Montà. Il nostro fenomeno è stato votato da 1/3 del Direttivo e il suo segretario racconta cucche che i giornali riportano fedelmente, com'è uso oggi in Italia e anche dalle nostre parti.
Chissà cosa dice Avviso Pubblico di cui Montà continua a essere presidente nonostante tutte quelle che combina e ha combinato? Un po' di vergogna il giovane segretario non la prova?
Mariano Turigliatto