Volontari, ronde, diffide prefettizie: ecco le risposte e i documenti del pasticcio grugliaschese
A fronte di comportamenti non sempre chiari o di informazioni non complete viene da sospettare il peggio. Pensavamo di aver esagerato, la realtà si è occupata di smentirci anche questa volta. E' arrivata la risposta alla nostra interrogazione dello scorso 27 aprile (leggi) e il quadro che ne deriva è quello che vi raccontiamo di seguito, sempre supportato dai documenti, com'è nostra abitudine. Tra questi la risposta del sindaco (leggi).
Finalmente ora è chiaro che:
A. I cittadini volontari "reclutati" dal Comune al di fuori dalle associazioni strutturate (Carabinieri Volontari, Scout e Vigili del Fuoco) non sono parte della protezione Civile, dunque non usufruiscono delle "coperture" previste dalla legge per i volontari di associazioni ed enti che costituiscono il servizio di PC, nazionale e locale. Sarebbe interessante conoscere quali forme di coperture assicurative fossero previsti per i volontari, ma non l'abbiamo chiesto e non ci è perciò stato detto. Chissà cosa sarebbe successo se uno dei volontari del Comune fosse effettivamente entrato in contrasto con un cittadino mentre svolgeva il compito assegnatogli nei giorni delle ronde...
B. Il Comune di Grugliasco e il suo sindaco hanno fatto una figura di m]***** davanti al Prefetto, impegnato in ben altre questioni nei giorni del picco epidemico. Infatti, a fronte dei provvedimento del sindaco (leggi), emanato dopo le sparate dello stesso sui giornali, il Prefetto ha dovuto intervenire (leggi) chiedendo informazioni e "precisando". Il sindaco ha dovuto provvedere giustificandosi (leggi) e ha cambiato il provvedimento stesso facendo finta di nulla.
Queste è la storia, come documentata dalla risposte del sindaco e dagli atti allegati alla stessa, da noi richiesti un mese fa.
Domande fatte e risposte ottenute:
1) Il servizio volontario di Protezione Civile di Grugliasco è regolarmente costituito ai sensi delle vigenti leggi? "No" (pag. 2)
2) Come è avvenuto il reclutamento dei volontari, che corsi hanno fatto, con esame finale o no e quanto sono costati? "I cittadini volontari sono stati reclutati in seguito ad autonoma e spontanea
comunicazione di disponibilità. Le Associazioni di Volontariato di Protezione Civile sono state attivate con specifica richiesta da parte del Comune, stante la situazione di apertura del COC. I corsi di formazione sono stati organizzati dal Servizio di Protezione Civile e sono stati tenuti gratuitamente dal Dott. Lorenzo Mina, referente Distrettuale per la PROMOZIONE della SALUTE dell'ASL TO3, istruttore IRC (Italian Resuscitation Council). Ogni sessione, destinata alla formazione di circa 20 volontari ha avuto una durata di 1h 30m e si è incentrata sulle tecniche di impiego di mascherine e guanti e sull’approccio ai cittadini richiedenti assistenza, non contagiati; non è stato previsto esame finale ritenuto non necessario ai fini delle attività richieste." (pag. 2, penultimo capoverso). Non è indicata la spesa.
3) Come funziona il regime dei rimborsi ai volontari di Protezione Civile previsto dalla legge? "Ai sensi del citato D.Lgs. 2 gennaio 2018 n° 1 i rimborsi sono stati previsti esclusivamente per i contributi alle organizzazioni di volontariato (A.N.C., C.R.I.) per acquisto carburante, sanificazione mezzi." (pag. 2, in fondo). Dunque, nulla ai volontari.
4) Quanti sono i volontari in forza, cosa fanno e, viste le restrizioni del contagio, come sono stati formati? "Attualmente il Comune di Grugliasco può disporre di 163 volontari così suddivisi:
Associazione nazionale Carabinieri (33), Vigili del Fuoco (4) su richiesta,Croce Rossa Italiana (4) su richiesta, Federazione Vigili del fuoco volontari (2), Gruppo scout Agesci (10), Cittadini (110). Le sessioni di formazione, non effettuabili con modalità a distanza per necessità di interazione diretta con il docente, si sono svolti all'interno della sala consiliare in gruppi di massimo 20 partecipanti che hanno costantemente indossato protezioni delle vie respiratorie come ammesse dalla normativa vigente (mascherine di comunità) ed hanno mantenuto le prescritte distanze interpersonali." (pag. 3 in alto)
5) A quale settore del Comune fa riferimento il servizio e chi ne coordina le operazioni? "La Protezione Civile comunale è organizzativamente incardinata nel Settore Lavori Pubblici, Demanio e Patrimonio. Dirigente Responsabile Ing. Grazia Maria Topi." (pag. 3)
6) Quali i rapporti con la Prefettura per l'attivazione e la gestione del servizio? "In merito all'attivazione del volontariato per le attività di controllo ci sono stati contatti telefonici tra il Sindaco e il Capo di Gabinetto della Prefettura, nonché con il Vice Prefetto. Si evidenzia che, con riferimento al “controlli di comunità” previsto dal Decreto sindacale n° 10/2020 non sono state attivate ed effettuate, da parte dei volontari, le attività di identificazione tramite la richiesta e contestuale presa visione delle autocertificazioni dei cittadini previsto." (pag. 3).
Non ci sono altri commenti da fare, ma uno non possiamo proprio evitarcelo. E' rivolto non all'amministrazione, ma ai suoi lecca lecca, quelli che sui social continuano a scambiare la polemica (politica e non) con la ricerca della trasparenza, della chiarezza e della responsabilità. Caratteristiche che dovrebbero avere tutti i cittadini, figuriamoci i loro eletti!
Finalmente ora è chiaro che:
A. I cittadini volontari "reclutati" dal Comune al di fuori dalle associazioni strutturate (Carabinieri Volontari, Scout e Vigili del Fuoco) non sono parte della protezione Civile, dunque non usufruiscono delle "coperture" previste dalla legge per i volontari di associazioni ed enti che costituiscono il servizio di PC, nazionale e locale. Sarebbe interessante conoscere quali forme di coperture assicurative fossero previsti per i volontari, ma non l'abbiamo chiesto e non ci è perciò stato detto. Chissà cosa sarebbe successo se uno dei volontari del Comune fosse effettivamente entrato in contrasto con un cittadino mentre svolgeva il compito assegnatogli nei giorni delle ronde...
B. Il Comune di Grugliasco e il suo sindaco hanno fatto una figura di m]***** davanti al Prefetto, impegnato in ben altre questioni nei giorni del picco epidemico. Infatti, a fronte dei provvedimento del sindaco (leggi), emanato dopo le sparate dello stesso sui giornali, il Prefetto ha dovuto intervenire (leggi) chiedendo informazioni e "precisando". Il sindaco ha dovuto provvedere giustificandosi (leggi) e ha cambiato il provvedimento stesso facendo finta di nulla.
Queste è la storia, come documentata dalla risposte del sindaco e dagli atti allegati alla stessa, da noi richiesti un mese fa.
Domande fatte e risposte ottenute:
1) Il servizio volontario di Protezione Civile di Grugliasco è regolarmente costituito ai sensi delle vigenti leggi? "No" (pag. 2)
2) Come è avvenuto il reclutamento dei volontari, che corsi hanno fatto, con esame finale o no e quanto sono costati? "I cittadini volontari sono stati reclutati in seguito ad autonoma e spontanea
comunicazione di disponibilità. Le Associazioni di Volontariato di Protezione Civile sono state attivate con specifica richiesta da parte del Comune, stante la situazione di apertura del COC. I corsi di formazione sono stati organizzati dal Servizio di Protezione Civile e sono stati tenuti gratuitamente dal Dott. Lorenzo Mina, referente Distrettuale per la PROMOZIONE della SALUTE dell'ASL TO3, istruttore IRC (Italian Resuscitation Council). Ogni sessione, destinata alla formazione di circa 20 volontari ha avuto una durata di 1h 30m e si è incentrata sulle tecniche di impiego di mascherine e guanti e sull’approccio ai cittadini richiedenti assistenza, non contagiati; non è stato previsto esame finale ritenuto non necessario ai fini delle attività richieste." (pag. 2, penultimo capoverso). Non è indicata la spesa.
3) Come funziona il regime dei rimborsi ai volontari di Protezione Civile previsto dalla legge? "Ai sensi del citato D.Lgs. 2 gennaio 2018 n° 1 i rimborsi sono stati previsti esclusivamente per i contributi alle organizzazioni di volontariato (A.N.C., C.R.I.) per acquisto carburante, sanificazione mezzi." (pag. 2, in fondo). Dunque, nulla ai volontari.
4) Quanti sono i volontari in forza, cosa fanno e, viste le restrizioni del contagio, come sono stati formati? "Attualmente il Comune di Grugliasco può disporre di 163 volontari così suddivisi:
Associazione nazionale Carabinieri (33), Vigili del Fuoco (4) su richiesta,Croce Rossa Italiana (4) su richiesta, Federazione Vigili del fuoco volontari (2), Gruppo scout Agesci (10), Cittadini (110). Le sessioni di formazione, non effettuabili con modalità a distanza per necessità di interazione diretta con il docente, si sono svolti all'interno della sala consiliare in gruppi di massimo 20 partecipanti che hanno costantemente indossato protezioni delle vie respiratorie come ammesse dalla normativa vigente (mascherine di comunità) ed hanno mantenuto le prescritte distanze interpersonali." (pag. 3 in alto)
5) A quale settore del Comune fa riferimento il servizio e chi ne coordina le operazioni? "La Protezione Civile comunale è organizzativamente incardinata nel Settore Lavori Pubblici, Demanio e Patrimonio. Dirigente Responsabile Ing. Grazia Maria Topi." (pag. 3)
6) Quali i rapporti con la Prefettura per l'attivazione e la gestione del servizio? "In merito all'attivazione del volontariato per le attività di controllo ci sono stati contatti telefonici tra il Sindaco e il Capo di Gabinetto della Prefettura, nonché con il Vice Prefetto. Si evidenzia che, con riferimento al “controlli di comunità” previsto dal Decreto sindacale n° 10/2020 non sono state attivate ed effettuate, da parte dei volontari, le attività di identificazione tramite la richiesta e contestuale presa visione delle autocertificazioni dei cittadini previsto." (pag. 3).
Non ci sono altri commenti da fare, ma uno non possiamo proprio evitarcelo. E' rivolto non all'amministrazione, ma ai suoi lecca lecca, quelli che sui social continuano a scambiare la polemica (politica e non) con la ricerca della trasparenza, della chiarezza e della responsabilità. Caratteristiche che dovrebbero avere tutti i cittadini, figuriamoci i loro eletti!
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