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Cornuti e mazziati: ecco come il Comune gestisce finanze territorio e salute

Il 25 gennaio scorso abbiamo raccontato di una bella occasione per Grugliasco: utilizzando i fondi stanziati dal Ministero dell'Ambiente e con la gestione della Città Metropolitana (ex-Provincia) avrebbe potuto rimboschire alcune aree contribuendo anche a migliorare la qualità dell'aria. Non sfugge a nessuno che Grugliasco presenta valori allarmanti di inquinamento, gode del sistema di trasporti pubblico tra i più vergognosi e costosi dell'Area metropolitana torinese. Per essere sicuri che il Comune facesse le cose per bene, i consiglieri di Grugliasco Democratica hanno presentato un'interrogazione (qui). 

E' arrivata la risposta (qui): a differenza di quasi tutti i comuni dell'area metropolitana, il Comune di Grugliasco non ha risposto al bando Gli unici esseri cornuti che i grugliaschesi vedranno girare per il territorio cittadino sono loro stessi, così fatti da un'amministrazione in cui "le clientele dettano legge" e l'inefficienza la fa da padrone

Letta la risposta del sindaco, abbiamo accertato con un paio di telefonate che contiene tante menzogne e e qualche fumosità. Ecco il dettaglio:

Sostiene il sindaco che: "La richiesta è stata che ogni Comune dovesse individuare delle aree che rispondessero alle caratteristiche indicate nel D.M. e predisporre i relativi progetti definitivi". Falso.
La richiesta della Città Metropolitana ai Comuni è stata di individuare delle aree di proprietà pubblica entro il 31/12, progetto e costi li avrebbe sostenuti lei. A Grugliasco si vede che non hanno capito.

Sostiene il sindaco "... la difficoltà ad individuare un';area che corrisponda alle caratteristiche indicate al sopracitato comma 2 dell'articolo 3 che non fosse già interessata da progetti di sviluppo con il concorso di risorse pubbliche e/o concessa a terzi per attività compatibili con la destinazione." Ci risulta che il comune di aree compatibili ne abbia, eccome. Comunque chiederemo conto di quali siano.

Sostiene il sindaco "... esiguità dell'importo di finanziamento effettivamente ottenibile per le nuove piantumazioni destinate al nostro territorio in quanto depurati dalle quote relative agli altri enti facenti
parte del progetto complessivo presentato dalla Città Metropolitana, dei costi di manutenzione settennale, delle spese accessorie inerenti il quadro economico". Non c'entra niente.
Il finanziamento che i Comuni ricevono copre i costi di piantumazione, di manutenzione per 7 anni e delle spese accessorie, in base ai computi e ai quadri economici dei progetti presentati. I progetti dei singoli Comuni saranno accorpati per aree “omogenee” in modo da costruire 5 grandi progetti, ognuno pari a 500.000 euro. Cosa c’è da depurare, cosa c'è di esiguo? E' così difficile capire che paga la Città Metropolitana coi soldi del Ministero?

Sostiene il sindaco che, "a proposito delle aree di proprietà pubblica con destinazione agricola, buona parte delle medesime è concesso in comodato alle aziende agricole presenti sul territorio al fine di garantirne la sussistenza". Manca l'indicazione di quali sono le aree assegnate a privati, quali sono le aziende, quali sono i canoni, qual è il beneficio per la comunità grugliaschese, quali sono i criteri imposti per la coltivazione…

Sostiene il sindaco che "Quota parte delle risorse degli oneri di urbanizzazione annualmente incassati, così come previsto dal PRGC vigente è destinato al rimboschimento e a interventi di mitigazione ambientale su aree di proprietà comunale". Dunque, questo escluderebbe di ottenere finanziamenti a fondo perduto, così da impiegare i soldi degli oneri di urbanizzazione per fare altri lavori di cui necessita la città?

Infine, sostiene il sindaco che "Il periodo particolare dell'anno, durante il quale gli uffici devono concludere attività in corso, rendicontare a livello di ente, su portali regionali e nazionali, programmare ed avviare i procedimento ordinari e straordinari di competenza....". Avevano troppo da fare per occuparsi di queste seccature.
Ci risulta che una quindicina di comuni e enti il tempo l'abbiano trovato.

E dire che Montà è anche membro del Consiglio della Città Metropolitana, ma che ci sta a fare?

Terry McIver







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