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Acquarelax: lo scandalo e l'omertà

La vicenda della chiusura di Acquarelax e del contenzioso che si è trascinato dietro per tutti questi anni si arricchisce di una nuova puntata. Per i cittadini che se ne fossero dimenticati, ricordiamo che tutto comincia ormai nel lontano 2016 quando l'impianto viene chiuso dal Comune (per tramite della sua società Le Serre) perché i vecchi gestori non pagavano le utenze (leggi). A seguito della nostra segnalazione, il Comune aveva prontamente risposto (leggi) e la società Le Serre minacciato (leggi).

Un anno dopo, siamo alla fine del 2017, ancora niente: tutto tace anche se Comune e Le Serre preannunciano una gara pubblica per la gestione dell'impianto (leggi). Nuova gara, nuova gestione. Tutti i problemi risolti, i nuovi gestori partono con i lavori di sistemazione e di adeguamento. Passa un altro anno e... ancora niente, l'impianto è sempre chiuso (leggi). Siamo arrivati alla fine del 2018: bambini, disabili e attività di rieducazione aspettano l'apertura di un impianto di cui oramai si vedono solo attraverso le vetrine gli interni in abbandono.

Comune (Le Serre) e gestore sono in conflitto, al punto che il responsabile della FreeTime Management rompe il silenzio omertoso che avvolgeva la faccenda per spiegare finalmente che cosa sta succedendo (leggi): la situazione è oramai degenerata e si va verso una risoluzione del contratto. E' appena cominciato il 2019 e l'impianto è chiuso da tre anni

Arriviamo al marzo 2019 quando si comincia a capire che l'apertura dell'impianto è tutt'altro che imminente (leggi). Ad aprile i consiglieri di Grugliasco Democratica Cerruti e Proietti chiedono la convocazione di una commissione consiliare per sentire le parti, capire le ragioni del conflitto e provare a verificare pubblicamente se esistono possibilità di evitare che il Comune venga trascinato in una causa al buio e l'impianto resti chiuso. Esposizione pietosa e inaccettabile da parte dei rappresentanti della Società Le Serre che si trincerano dietro le questioni legali in campo per evitare di dare spiegazioni del loro comportamento dannoso per la collettività e le casse del Comune.

Nel luglio 2019 la FreeTime Management - che aveva vinto la gara e effettuato buna parte dei lavori di adeguamento per la riapertura fa causa al Comune, mentre continua con successo a gestire e ad aprire nuovi impianti in giro per il Piemonte.

Sono passati altri 17 mesi, l'impianto è sempre chiuso e in abbandono, per questo i consiglieri Proietti e Cerruti hanno chiesto che cosa sta succedendo (leggi). La risposta dell'assessora è disarmante (leggi): questa non ha proprio capito che cosa significa essere un'amministratrice pubblica e ciò dopo quasi cinque anni di occupazione dello scranno. La sua risposta lascia presagire un altro salasso economico per il Comune, che andrà ad aggiungersi ai tanti di cui abbiamo dato conto finora. A lei e al suo capo, il sindaco, non viene neanche in mente che deve rendere conto di ciò che fa perché la democrazia è soprattutto questo, si trincerano dietro chiacchiere da legulei e formulette che servono come paravento per gli allocchi che fingono di crederci perché sperano in qualche beneficio clientelare.

Se volete mettervi a mollo, se vi farebbe piacere che fosse in funzione un impianto utile alla popolazione e in particolare a quella più fragile, andate altrove. Qui non ce n'è.

Mariano Turigliatto 

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