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Acquarelax: lo spreco e il disprezzo

Circa un anno fa scoppiava la grana Acquarelax: chiusura a sorpresa, clienti a spasso con buoni acquistati in precedenza, polemiche e strepiti (leggi qui e qui). Anche in quel caso il Comune si fece vivo solo dopo che qui si sollevò il problema. La vicenda aveva qualcosa di strano, adesso ha anche dell'incredibile.
Ecco che cosa è successo nel corso di quest'anno: niente! Cacciati i gestori per morosità, sul sito della Società Le Serre, di completa proprietà del Comune, comparve una richieste di manifestazione di interesse: si era in primavera e una buona parte dei  grugliaschesi era impegnata a dimenticarsi di quello che era successo prima per tornare a votare il sindaco smemorato - forse in segreto sperando di potersi comportare come lui - quando partì questa specie di gara per aggiudicare la gestione dell'impianto. Le manifestazioni ci sono anche state, ma... alla prova dei fatti si sono tirati tutti indietro. . Questo sembra, a vedere lo stato in cui si trova l'impianto, chiuso da oramai un anno e abbandonato a se stesso da allora (la foto è del 1 dicembre 2017).  Qui l'ultima comunicazione de Le Serre in merito
Una bella figura per Comune, Università, Regione Piemonte e Società Le Serre, tutti indicati nella vetrina del centro, o semplicemente la testimonianza che i nostri amministratori, sindaco in testa, sono davvero dei Re Mida all'incontrario. Tutto quello che toccano diventa il contrario della ricchezza e i partner li accompagnano nelle figuracce.
Chi passasse di lì vedrà l'atrio illuminato a giorno: possono permetterselo, il Comune ha dato a Le Serre la gestione degli impianti fotovoltaici, invece di tenerseli e incamerare gli utili per ridurre le tasse dei cittadini. Dunque di corrente ne hanno fin che vogliono, giusto che la consumino alla faccia dei creduloni che continuano a votarseli.
A quanto ammonta il danno relativo all'anno di fermo della struttura? A breve qualche numero.
Terry McIver