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Covid 19. Qualche informazione per fare le scelte giuste

E’ finito il 2020, ma continua la cattiva informazione sull’epidemia di Covid19. Quell’informazione che non riesce ad uscire dalla ricerca di fatti “sensazionali” e ci propina come notizie sensazionali cose ben previste. 

Quell’informazione che è sempre a caccia di qualche cosa che confermi le proprie convinzioni e/o che consenta di  portare a casa qualche risultato per specifici gruppi di interesse.

Così, mentre noi vorremmo sentir parlare del vaccino e di come procede l’organizzazione della campagna vaccinale, i media continuano a dare i numeri, quasi fossimo ancora a metà marzoPassate le feste, prima di occuparci di temi più interessanti, proviamo a vedere cosa si può estrarre dai dati che ogni giorno i vengono scaraventati addosso.

Per prima cosa possiamo vedere i Tassi di incidenza mensili per le singole Regioni. Come abbiamo tutti imparato è meglio esprimersi in termini di tassi piuttosto che di numeri assoluti.


NdR: come già segnalato a giugno ci sono state alcune correzioni di dati rpecedenti che portano il dato mensile in negativo.

 

La tabella riporta i tassi calcolati come rapporto tra i nuovi casi di ogni mese e la popolazione residente nelle singole Regioni rapportata a 100.000. Per gli ultimi 3 mesi sono evidenziate le 4 Regioni con tassi più alti e le 4 Regioni con tassi più bassi.

Per avere un’immagine più immediata di cosa sia successo, possiamo  fare riferimento al grafico successivo. Qui le Regioni sono aggregate in macro—aree per rendere leggibile la figura


Insomma, durante l’estate l’epidemia ha rallentato molto. La scienza spiegava che ci sarebbe stata una “seconda ondata”. Sciamani, anche con altisonanti incarichi dicevano che il visus era “clinicamente morto”. I media hanno scelto di dare almeno pari dignità alla scienza ed agli sciamani. Cosa sia successo è sotto gli occhi di tutti

Possiamo poi guardare cosa sia successo con la mortalità


Anche in questo caso la tabella riporta Tassi di mortalità, calcolati come rapporto tra numero di nuovi morti nel mese in ogni Regione e popolazione residente rapportata a 100.000

Di nuovo, per gli ultimi 3 mesi, sono evidenziate le 4 Regioni con tassi più alti e le 4 Regioni con tassi più bassi.

La figura successiva aggrega in macro-aree i dati delle singole Regioni  e illustra come sia variata la mortalità


Insomma, in estate l’epidemia ha fatto una pausa.

Prima dell’estate l’epidemia ha colpito fondamentalmente la Lombardia (e le province confinanti come abbiamo spiegato qualche mese fa…). Da ottobre l’epidemia è nuovamente esplosa. Ed in un primo momento ha di nuovo interessato la Lombardia, ma successivamente ha colpito tutta l’Italia, anche se il Sud e le isole sono state meno interessate.

Il virus non viaggia da solo. Sono gli esseri umani a diffonderlo. Più corrono, più si incontrano, più si agitano, più diffondono il virus e l’epidemia.

 Gli amanti del “ci sono i morti per Covid, ma ci sono i morti con Covid” possono tranquillizzarsi. Abbiamo tragicamente avuto un aumento della mortalità generale suprieore al 10%. Purtroppo s tratta proprio di morti in più.

Siamo di fronte ad un fenomeno sanitario violento e tragico. Tanto grave da far evitare a chi come noi da sempre si occupa dell’epidemia di mortalità da inquinamento (e diseguaglianza) ogni sciocca discussione del tono “e i morti da smog, allora?”

Intendiamo occuparcene presto, ma per poterlo fare, occorre uscire dall’epidemia.

Carlo Proietti

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