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Teleriscaldamento a Grugliasco: rapina o dabbenaggine?

 

Per oltre un decennio i sindaci di Grugliasco hanno narrato il futuro radioso che avrebbe regalato l’inceneritore del Gerbido: riduzione del costo del teleriscaldamento e del ciclo dei rifiuti, una volta che fosse stato collegato alla rete di teleriscaldamento di Grugliasco. Abbiamo già parlato di quali siano le trappole ed i "malefici" del teleriscaldamento da rifiuti, ma ci torneremo su nelle prossime settimane.
L’inceneritore è stato messo in funzione nel maggio 2013 e nel 2020 è stato collegato alla rete del teleriscaldamento di Grugliasco tramite una “dorsale” costruita con un contributo pubblico di 10 milioni di euro.  Non passa neanche un anno e il Comune di Grugliasco vende la NOVE spa.
Come è andata esattamente? Perché -  come sempre - sono i dettagli ad essere gustosi…
Il sindaco nel 2018 e 2019 dichiarò ripetutamente che “NOVE spa non era strategica”, a fronte delle perplessità che comunque permanevano anche tra alcuni esponenti della maggioranza. Raccontava allora come i teleriscaldati grugliaschesi con la vendita della NOVE spa avrebbero usufruito della riduzione della differenza di prezzo rispetto ai torinesi, fino all’azzeramento della differenza in 4 anni. Insomma una riduzione del 25% della differenza di prezzo ogni anno. Cosa che poi qualcuno “vendeva” come una riduzione del 25% del prezzo. Si sa, ai cittadini piacciono le promesse “che fanno sognano”. Così come le amano certi consiglieri comunali…
La Delibera di Giunta Comunale, dopo un’ampia premessa, a pagina 9, dà atto che per la vendita occorre:
(ii) modificare “il Contratto di Servizio per l'affidamento alla Società Nove S.p.a. di servizi energetici (… omissis …)
Poi la delibera conferma che: “occorre dare mandato agli uffici competenti per la predisposizione ed approvazione dei contratti di servizio (… omissis …)
Prima (a pagina 8) la Delibera di Giunta Comunale dà atto che “l’Amministrazione individua i seguenti obiettivi di gestione illustrati nel corso dell’Assemblea ordinaria del 7 maggio 2021“. 
Seguono 5 obiettivi, di cui ci interessano il primo e un po' anche il secondo:
a) revisionare il costo di acquisto dell’energia da IREN Spa anche in considerazione del fatto che alla fine del 2020 si è conclusa la realizzazione della dorsale di collegamento tra il Termovalorizzatore del Gerbido (TRM) e la centrale di Agraria e la realizzazione della Sottostazione di Scambio Termico (SST) da 40 Mwt presso la Centrale di Agraria;”
b) riduzione delle tariffe degli utenti finali con graduale allineamento a quelle applicate agli utenti del Comune di Torino;
Gli altri obiettivi sono di minore interesse e li potete trovare a pagina 8 della DGC 89.
Quindi, se dagli obiettivi dichiarati in premessa emerge la volontà di ridurre il costo dell’energia termica acquistata da IREN spa, nel deliberato questo punto non risulta. Infatti, quando si passa ai contenuti deliberati, gli obiettivi sono trasformati in indirizzi da rispettare da parte degli uffici competenti: 4 dei 5 “indirizzi” corrispondono testualmente agli obiettivi precedentemente esplicitatiIl primo invece è così formulato:
a) “prevedere idonee misure che consentano al Comune di Grugliasco di esercitare i compiti di vigilanza e controllo sull’operato di Nove S.p.a. quale concessionario del servizio pubblico del teleriscaldamento;”
Così il 19 luglio 2021, il Dirigente Settore LLPP, Demanio e Patrimonio, Ing. Grazia Maria Topi scrive (prot. 38043/GMT) alla Nove spa comunicando che il Comune “ritiene opportuno proporre alcune modifiche al testo del “Contratto di Servizio per l'affidamento alla Società Nove S.p.a. di servizi energetici nell'ambito territoriale del Comune di Grugliasco”. Trasmettendo in allegato “tavole sinottiche di raffronto tra la disciplina contrattuale vigente e quella modificata” (NdR: contestualmente si modifica il contratto di servizi per gli edifici pubblici)
Il 23 luglio 2021 la Nove spa risponde al Comune di Grugliasco – dopo consultazione di IREN Energia – comunica  di avere approvato le proposte di modifica dei Contratti di Servizio per il teleriscaldamento.
Tralasciando aspetti di scarso interesse, la modifica riguarda l’art 8 del contratto di Servizio

Art. 8 – Prezzo di vendita del calore

Art. 8 – Prezzo di vendita dell’energia termica

Le tariffe di vendita del calore da teleriscaldamento dovranno essere inferiori in termini di costo totale dell'energia termica utile resa all’utenza alle tariffe del gas in modo da rendere economicamente conveniente per il consumatore l'utilizzo del vettore energetico da teleriscaldamento.

La valorizzazione del calore somministrato all'utenza è disciplinata dalla griglia tariffaria proposta alla Società.

La Società si impegna ad applicare le tariffe di vendita dell’energia termica conformi a quanto disposto dalla normativa vigente in materia, compreso gli eventuali atti regolatori delle competenti autorità di settore quali l’Autorità di regolazione dell’Energia Reti e Ambiente.

Con i termini tariffa di vendita e/o prezzo di vendita, si intende il prezzo complessivo di vendita dell’energia termica da teleriscaldamento comprensivo di tutte le sue componenti.

A decorrere dal 1° gennaio 2022, il prezzo di vendita dell’energia termica al Cliente domestico (con esclusione della tipologia d’uso terziaria ed industriale) sarà progressivamente armonizzato con l’equivalente prezzo di vendita al Cliente domestico residente nel Comune di Torino. La riduzione della differenza iniziale rilevata tra i due prezzi dovrà avvenire in non più di 4 anni e, indicativamente, nella misura del 25% per ogni anno.

Entro il 28 febbraio di ogni anno, la Società fornirà al Comune di Grugliasco adeguata documentazione da cui si potrà dedurre il rispetto delle previsioni di cui al presente articolo.

Il mancato rispetto delle previsioni di cui al presente articolo per causa imputabile alla Società costituirà grave inadempimento contrattuale.


Insomma, il Comune di Grugliasco propone di eliminare la clausola di tutela per i cittadini valida fino al 31 dicembre 2030, che prevedeva che il teleriscaldamento fosse economicamente conveniente rispetto al riscaldamento a gas.
E si sostituisce una clausola di garanzia per i cittadini con l’impegno a rispettare la normativa vigente.
Questa storia non solo è istruttiva, ma  consente ai residenti a Grugliasco allacciati al teleriscaldamento di capire che qualcuno ha tolto “lacci e lacciuoli” che garantivano in qualche misura i cittadini
Perché lo ha fatto? Beh, non ho la sfera di cristallo e le mie ipotesi valgono quanto quelle che vi vengono in mente al volo.  
Chi è il colpevole? La Giunta comunale? Il sindaco Montà? La dirigente ing. Topi?  Vedete un po’ voi… Certo che se un dirigente può fare scelte di questa rilevanza all’insaputa del sindaco, allora ci sono seri problemi con le capacità dell’(ex) primo cittadino.
Se invece volete dirmi che c’entra la vicenda degli "incentivi per gli obiettivi senza obiettivi" (quella dei 750mila euro, per intendersi) nel senso che questa modalità oltre a “garantire un buon clima”  serviva ad avere l’acquiescenza dei dirigenti per portare avanti atti imbarazzanti, allora vi dico che siete dei malpensanti e mi rifiuto di crederlo. Anche perché, se così fosse, saremmo ai confini dell’associazione a delinquere. E questo a Grugliasco non capita....
Possiamo invece avere il dubbio che i nostri amministratori fossero solo partecipanti alla “Corrida di Corrado”? Per i più giovani, dei “Dilettanti allo sbaraglio”?
In ogni caso, a pagare sono i cittadini. Salvo che si decidano a chiedere i danni ai responsabili. 
Per il teleriscaldamento non finisce qui. Ci sono ancora alcune cosette "divertenti"
Carlo

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