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L'ecologismo sulla via di Grugliasco

Sono più di 50 anni che anche in Italia la tutela dell'ambiente e l'ecologia sono temi
all'attenzione del grande pubblico. E' passata molta acqua sotto i ponti dall'epoca della legge Merli e dall'incidente di Seveso. 
Molte cose sono cambiate in meglio; l'inquinamento atmosferico nelle grandi aree urbane è stato ridotto notevolmente, anche se nella città di Torino continua a costarci 425 morti /anno (se consideriamo il superamento della soglia di 30 microgr / mc di PM10) o 830 morti / anno (se consideriamo il superamento dei 20 microgr  / mc di PM10)
Ma la situazione complessivamente è drammaticamente peggiore. Perché l'ambiente naturale sta esaurendo la sua funzione di "tampone" che per decenni ha in qualche modo attenuato gli effetti della dispersione di inquinanti. E perché la crisi climatica  (in realtà già arrivata) si sta avvicinando a passi di gigante). E solo chi non vuole vederlo, non lo vede.
Ma in questa situazione la "Politica" italiana fa proclami a cui non seguono azioni ragionate. Peggio, la politica ama "azioni" che di per sé producano PIL. Grandi opere con grandi affari. Che le vere "grandi opere" siano costituite dalla molteplicità di tanti piccoli progetti, ciascuno calato correttamente nel suo contesto specifico, sembra essere lontano dai pensieri di quasi tutti. 

E a livello locale? Visto che i Sindaci sono descritti come l' "anello di congiunzione" tra politica e cittadini, potremmo sperare che localmente si pensino ed applichino tante piccole azioni.
Invece abbiamo abbiamo gli "Ecologisti convertiti sulla via di Grugliasco". Per intendersi,  quelli che  chiedono che le "compensazioni dell'inceneritore" debbano servire a ridurre al TARI. 
E quelli che "Più ambientalista di me che giro in monopattino!". Inutile spiegare che per fare 300 metri, forse è meglio andare a piedi ...
Insomma, gli "ecologisti light" che adesso a Grugliasco vanno a braccetto con gli "inverditori"  (NdR: se volete chiamatelo "greenwashing", ma io arrivo dalle salute sul lavoro dove gli inverditori sono una vecchia conoscenza!)
Insomma, quelli dell'insopportabile distanza tra il dire ed il fare. Quelli con il sorrisetto di chi è ecologista perché è cool.  E perché si possono dire tante cose fighe!
Ascoltateli:
"Abbiamo riportato al verde aree destinate a costruzione", Ognuno può verificare. Ma rinunciare all'edificabilità su un paio di aree di proprietà del comune, non è molto apprezzabile se pochi anni prima si è approvato un Piano Regolatore orientato alla cementificazione di una città che è già la seconda in Piemonte per densità abitativa (.. senza considerare le aree industriali). Quelli che "i campi sportivi sparsi per la città sono anacronistici" "Occorre concentrarli tutti in corso Allamano!"
Allora (a metà dello scorso decennio) chi si opponeva a questi scempi, era contro il progresso e voleva la povertà dei grugliaschesi.  Ma, come ci spiegano adesso, sempre con un ineffabile sorrisetto "si sa, i tempi cambiano ..."
Peccato che a inizio 2021 - sempre gli stessi - abbiano rinunciato  al finanziamento per piantare alberi "Era complicato,... e poi a Grugliasco ci sono già molti alberi...". Insomma, non chiedete loro di lavorare e accontentatevi delle belle parole.
Insomma, tutti bravi a parlare di verde e di piantare alberi. ma quando la legge 12 dicembre 2019, n. 141 permetteva di avere finanziamenti per le aree metropolitane, per realizzare dei polmoni verdi che assorbono la CO2 e mitigano il clima, Grugliasco ha glissato e l'amministrazione si è distinta evitando di presentare uno straccio di progetto.
Perché? Tranquillizzatevi. Non è che dove passano M&M  non crescerà più erba. Semplicemente, per partecipare a progetti a valenza ambientale, occorre avere un'idea di politica ambientale. E fare progetti è faticoso.
"Ma non vi piacciono nemmeno i cinema ed il centro commerciale nell'area della Cascina Armano e della Pininfarina? È un recupero di beni abbandonati, non cementificazione! E Noi abbiamo riportato il cinema a Grugliasco" 
Veramente si tratta di 60mila metri. Ed il recupero della cascina (che, per norma, andava destinata a cinema e non a ristorante) è solo la foglia di fico. Con le parole si possono ingannare elettori distratti, non l'ambiente! I grugliaschesi, comunque, sanno bene dove è l'area della Cascina Armano e quanto la multisala sia un "cinema a Grugliasco".  
"Adesso iniziate a rompere i cxxxxxni perché non abbiamo mai rinforzato i servizi di trasporto pubblico locale in occasione dei blocchi del traffico?"
Veramente è da anni che poniamo la questione. Mentre a chi amministra sembra normale che da 20 anni l'unica azione sia quella di chiedere ai cittadini di "avere pazienza". Salvo, quando i loro "progetti" naufragano, accusare i residenti di "avere scarsa coscienza ambientale" 
Ma ci sono tante altre chicche...
La  FM5 la linea ferroviaria riadattata al trasporto passeggeri che dovrebbe decongestionare la zona sud - ovest.  Non è altro che la "Trenopoltana" proposta e elezioni amministrative del 1980 da Democrazia Proletaria. Non sarebbe altro, perché l'impegno riguarda le campagne elettorali. Ma intanto la stazione, che servirà solo i centri commerciali (ben venga...) sarà fatta con soldi destinati ai grugliaschesi.
Oppure la gioia con cui gli amministratori dell'area metropolitana hanno presentato l'eliminazione dei filobus.
"Via i filobus! Abbiamo fatto bella Torino!". 
Certamente in campagna elettorale fa più chich parlare di autobus all'idrogeno; piace a tutti. Anche a chi non ama la tecnologia ed avrà la suggestione di  Allen Ginsberg.
Ma, molte città, li hanno mantenuti (indipendentemente dal colore politico). Perché un filobus non produce emissioni sul posto e la bruttura dei cavi di alimentazione che deturpavano le piazze, oggi è facilmente superabile. 
Ma è inutile. Le scelte che arrivano dall'alto non si discutono! E pretendere che i vari settori amministrativi si parlino, è troppo. Così  come è troppo chiedere che le scelte amministrative considerino anche la scienza. 
Inutile allungare l'elenco.
La domanda che tutti dobbiamo farci è se vogliamo andare avanti così con slogan ed un po' di immagine, o se vogliamo che l'ambiente e la vita dei cittadini siano considerati come un valore rilevante in tutte le scelte amministrative.
La palla è in mano a tutti noi.
Cambiare si può! Basta volerlo
Carlo Proietti 

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