20 maggio 2022 - Giornata Mondiale delle Api
Domani 20 maggio 2022 è la "Giornata Mondiale delle Api"
Ci sembra il caso di ricordarlo perché le api sono sempre più minacciate da azioni umane, quali l'uso di fitofarmaci e fertilizzanti e l'inquinamento ambientale. Ma non solo ...
Chi segue abitualmente il blog di Grugliasco Democratica non ha bisogno di molte spiegazioni. Al contrario. Ma i lettori in vista di questa campagna elettorale sono aumentati e - senza sottovalutare nessuno - ricordo solo non si tratta di tutelare dei simpatici insetti. Se le api sparissero le conseguenze sarebbero devastanti. Per intendersi peggiori di quelle di una guerra. E alla fin fine, gli interessi nostri e quelli delle api, vanno a braccetto.
Ora, non si tratta di fare classifiche. Si tratta di capire che lo sviluppo e le caratteristiche dello sviluppo delle nostre società, hanno saturato la capacità dell'ambiente naturale di assorbire le conseguenze delle nostre attività.
Tranquilli! Nessun pippone moralistico!
Evito ogni lezioncina, ma vi propongo alcuni link:
Ma potete trovare molto altro... Basta cercare
Non vi risparmio però un decalogo che - con poche variazioni - potete trovare su molti siti; da siti dedicati alle api a Slowfood...
1. Piantare fiori che piacciono alle api
Tra le maggiori minacce per le api c’è la mancanza di fiori da cui prelevare il nettare; soprattutto nelle aree urbane, dove le aree verdi scarseggiano, per le api è difficile trovare sostentamento. Possiamo aiutarle anche con poco spazio (sul davanzale, sul balcone), piantando fiori graditi dalle api, meglio se fioriscono tutto l’anno. Per esempio: calendula, tulipano, margherita, lavanda, borragine, timo, girasoli, malva, rosmarino, aneto, coriandolo, erba medica.
2. Piantare alberi per le api
Le api prendono la maggior parte del loro nettare dagli alberi. Sono, quindi, fonte di cibo per le api e habitat essenziale. Inoltre, le foglie e la resina forniscono materiale per la nidificazione e le cavità naturali del legno sono ottimi rifugi. Se si ha spazio si può piantare un albero da frutta, oppure un tiglio, un acero, un’acacia e un salice.
3. Non usare fertilizzanti e prodotti chimici
Pesticidi sintetici, fertilizzanti, erbicidi sono nocivi: intaccano il sistema nervoso centrale delle api causandone la paralisi e la morte. Se proprio si deve fertilizzare, si devono preferire prodotti organici e soluzioni naturali come il compost e ricorrete agli insetti benefici per tenere lontani i parassiti. E, anche se non direttamente pertinente, ricordiamoci di usare terriccio senza torba, perché le torbiere rilasciano CO2.
4. Scegliere prodotti locali
Acquistare miele biologico e cera d’api da un apicoltore locale aiuta a sostenerne l’attività. Ma di locale, è meglio acquistare anche frutta e verdura biologica, che evita l’agricoltura intensiva che è sicuramente quella che utilizza maggiormente prodotti chimici e fertilizzanti.
5. Dare da bere alle api
Anche le api hanno sete: quindi, per farle rinfrancare, riempi una ciotola poco profonda con acqua pulita e metti dentro anche qualche sassolino che serva da “isola”, per farle poggiare e bere.
6. Scegliere un prato “selvatico” al posto del prato inglese
Chi ha un giardino, eviti di essere maniacale nel curarlo: è meglio scegliere un prato di fiori selvatico al posto di quello inglese e optare per la varietà, con tante tipologie di fiori autoctoni. Se poi si usano tante piante officinali ed erbe aromatiche, si fanno felici le api e non solo noi stessi.
7. Piantare una siepe al posto di una recinzione
Usare le siepi. Sono belle da vedere e incrementano la parte green del pianeta. Sembra poco, ma non lo è. Le siepi sono riparo e cibo per insetti e uccelli.
8. Hotel degli insetti
Si possono creare dei ripari per gli insetti: i “bugshotels” che servono ad attirare gli insetti e ad offrire loro una protezione.
9. Se si trova un alveare occorre chiamare un apicoltore
Non spruzzare mai spray tossici e non cercare di allontanare le api. Ogni regione e provincia ha la sua lista di professionisti che possono intervenire per rimuovere gli alveari vicino alle abitazioni.
10. Scrivi ai politici e firma le petizioni
Stare zitti da l'impressione che ci sia un disinteresse. Bisogna firmare petizioni, scrivere a giornali e media, chiedere l'impegno dei governi e seguire le associazioni impegnate per proteggere le api.
Qualcuno dirà: "Vanno bene le api. Ma che c'entrano con la campagna elettorale?"
Certo. Le api non sono un tema delle elezioni amministrative. Però, .... offrono alcuni spunti di riflessione.
Il primo è che ognuno di noi può fare qualcosa; probabilmente non sarà sufficiente anche se siamo in tanti, ma può aiutare a far fare le scelte giuste a livello globale.
Ma soprattutto, anche se non faremo a Grugliasco una politica amministrativa per le api, se chi amministra studia, ascolta, è attento, molte scelte ordinarie possono essere fatte tenendo a mente anche questo problema globale.
Vale per le api, ma vale per mille altre cose.
Non serve "convertirsi all'ambientalismo sulla strada di Grugliasco", non servono "slogan precotti" buoni a suscitare emozioni e buoni sentimenti. Per cambiare serve coerenza e impegno.
Ma cambiare si può! Dipende da tutti noi
Carlo PROIETTI
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