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Risparmio energetico intelligente!

Riportiamo l'articolo di Luciana Littizzetto comparso su Torino Sette di venerdi 2 novembre, nella rubrica "Il Pensiero Debole". Fa molto riflettere, alla sua maniera, sul risparmio energetico.

di Luciana Littizzetto

Ma pensa un po’. Il Monte Bianco è cresciuto di due metri. Beato lui. Escludendo che sia un fatto ormonale, se no gli spuntavano anche le tette, come la mettiamo? Dicono che sia un accumulo di ghiaccio. Ma il pianeta non si stava surriscaldando? Qui non si capisce più niente. Neanche sulla temperatura della Terra riescono a mettersi d'accordo. Però continuano a trifolarci l'anima con ’sta storia del risparmio dell’energia. Noi facciamo di tutto. Chiudiamo i rubinetti quando ci laviamo i denti e ci facciamo venire la schiuma alla bocca come i dobermann, le lavatrici le facciamo di notte come i carbonari, mettiamo le lampadine a basso consumo che quando le accendi per un quarto d’ora ti sembra di stare in una stalla, e chiudiamo il frigo quando ancora abbiamo mezza mano dentro a costo di tranciarcela via per non lasciare il frigo aperto. Però qualcuno mi deve spiegare, mi deve dare un motivo uno del perché, nelle città si lasciano interi grattacieli di uffici tutti accesi per tutta la notte e nessuno dice nulla. Non c’è uno che fa un plissè. Torrioni accesi a giorno. Luminarie da casinò di Las Vegas. Con un computer ad ogni scrivania acceso pure quello. Ma che ci vuole a obbligare gli uffici a spegnere le luci?
E già che ci siamo, a installare le lampadine a basso consumo? Ci avete fatto venire due lampadari di Murano così, con le «basso consumo » e poi? No, perché io posso anche leggere a letto solo alla luce del lampione di sotto per risparmiare energia, ma se poi mi sta completamente acceso il grattacielo di fronte mi sento lievemente presa per il culo. E i frigoriferi dei supermercati? Ne vogliamo parlare? Che fa un freddo che neanche in Alaska? Che se tu passi per il corridoio degli yogurt ti devi mettere il passamontagna e le moffole e arrivi alla cassa coi baffi pieni di brina? Non è spreco di energia anche quello? E’ il caso di tenere le mozzarelle alla temperatura degli igloo? Mi chiedo. Che se compri un etto di burro poi per cucinare devi stirarlo altrimenti ti tocca tagliarlo con la motosega? Ci sono frigoriferi a banco lunghi sessanta metri. All’altezza dei salami ti comincia a colare il naso, ai latticini hai la punta delle dita blu, davanti alla pasta per le pizze cominci ad avere la broncopleurite, quando arrivi al latte fresco e yogurt hai tutti i sintomi del congelamento e ti butti sul girarrosto coi polli che sfrigolano perché ti sembra di entrare in una baita al caldo. Ma mettete una porta a ’sti frigo. Che consumano un lago artificiale di corrente al giorno. E i led luminosi che noi dobbiamo spegnere pena la distruzione del pianeta? Quegli occhietti rossi che ci guardano dalla sala? Noi li spegniamo, sì sì. Poi andiamo al super e ci sono 42 televisioni accese che trasmettono tutte lo stesso programma. Questi non sono sprechi di energia, cari politici miei? I casi sono due. O cercate di risolvere in qualche modo la questione o se no dite: il risparmio energetico era una delle solite nostre cazzate, fate pure quel che volete, usate il laser per tagliare il salmone e lavatevi i denti nella vasca da bagno!

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