CIDIU: tra rimborsi e concussioni le vendette fra correnti dei PD. Il conto lo paghiamo noi.

Proviamo a riassumere la faccenda: ieri, 19 aprile 2024 su La Stampa compare un articolo dal quale si impara che l'amministratore delegato del CIDIU, Marco Scolaro (PD), sarebbe sotto accusa per aver ottenuto - oltre allo stipendio e alle prebende legate alla carica - anche 60mila euro di rimborsi benzina negli ultimi 8 anni (leggi l'articolo qui). Le altre motivazioni che hanno spinto i sindaci PD a "sfiduciare" il loro compagno di partito sembrano abbastanza oscure, tanto che i sindaci di altri partiti non hanno aderito alla richiesta di dimissioni. Insomma, una faccenda fra loro del PD in un'istituzione pubblica.

Oggi, Repubblica (leggi l'articolo qui) aumenta il carico: l'amministratore delegato del CIDIU sarebbe indagato per "tentata concussione": avrebbe costretto due aziende "a farsi dare o promettere denaro o altra utilità anche di natura non patrimoniale". I fatti risalirebbero alla fine del 2021 e l'anno seguente. Il Sindaco di Grugliasco annuncia che l'esposto lo farà solo per i rimborsi, mentre negli anni precedenti, in quelli in cui sarebbero avvenuti i fatti e tuttora il presidente del CIDIU è Marcello Mazzù che del PD è addirittura segretario provinciale. Un bel groviglio, di cui ricordarsi ora che stanno arrivando le bollette.

Dieci anni fa ci siamo occupati dei piddini e il CIDIU, con gli esiti che potete leggere qui.