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Inutile commissione con minacce velate

La demopolitica locale si arricchisce ogni giorno di nuovi episodi, ognuno più incredibile del precedente. Stavolta si tratta di una seduta delle Commissioni consiliari per il consueto incontro annuale con i vertici del CIDIU (di vertici ce ne sono due, forse per moltiplicare prebende e poltrone). Mercoledì 3 dicembre c'era tutto il bel mondo democratico schierato nei banchi degli assessori a spiegare ai consiglieri comunali come sono bravi e come sono belli.
Brillava di luce propria il neo-presidente di CIDIU S.p.a, tal Marco Scolaro, assessore collegnese fino a un anno fa e ancora oggetto di processioni lamentose di suoi concittadini in lutto per la sua dipartita dalla giunta di colà. Non sanno darsi pace per la privazione che Collegno deve subire.
E' bastato fargli una domanda per scoprire di che pasta è fatto: gli ho chiesto se la sua nomina era legittima, visto che le leggi sull'incompatibilità prevedono una sospensione di due anni fra la precedente carica politica e questa, mi ha risposto con minacce di querela, sommariamente mascherate sotto espressioni melliflue e allusioni di danni che l'azienda (il CIDIU) dovrebbe patire dalla  messa in discussione dei suoi vertici, (cioè lui! superego). Insomma un Montà in minore...

E' stato appena nominato presidente dall'assemblea dei sindaci dei comuni che fanno parte del CIDIU a seguito di un bando pubblicato sul sito del Comune di Rivoli (si chiama trasparenza e accountability): chi è interessato se lo cerchi, che diamine! Mica possiamo pubblicarlo sul sito dell'ente che andrà a presiedere, sennò se ne accorgerebbero in troppi!
Lo Scolaro è talmente qualificato che, nonostante lo prevedano obbligatoriamente  le leggi vigenti, il suo curriculum sul sito del CIDIU non c'è. Nessun problema, si riesce a recuperare sul sito della sua precedente occupazione politica: assessore a Collegno, c'è ancora il suo curriculum su internet.
Da quello scopriamo che ha 45 anni, è laureato in Scienze Politiche e dal 1998 lavora come impiegato in Comune a Torino. Quanto alla sua esperienza politica dal 1995 al 2000 è stato Laburista, poi socialista fino al 2007, da allora PD anche lui. Infine, assessore a Collegno per un quinquennio. Un pollo da allevamento nella cascina della politica, insomma. Ce ne sono così tanti altri del genere che magari non è neanche fra i peggiori.
Fossi al posto dei suoi padroni, lo addestrerei meglio prima di mandarlo in giro: è talmente pieno di sé che pensa di essere a Collegno, anche quando attraversa il corso. Evidentemente lì gliele fanno passare tutte, sennò non si spiegherebbe la prosopopea con cui tiene banco e lancia allusioni e minacce senza rendersi conto di dov'è e di con chi parla.
I cari lettori che sono arrivati fin qui nella lettura si saranno resi conto che non c'è neanche una riga sui rifiuti, ovvero della materia di cui dovremmo occuparci quando si parla di CIDIU. Di quella lo Scolaro non ha parlato, una piccola performance in materia ce l'ha dedicata il suo omologo del CIDIU Servizi, Giovanni De Marco, un altro fenomeno della politica locale, passato dall'essere segretario del PD (che fa curriculum) alla presidenza di una società pubblica, naturalmente per via della meritocrazia.
Lui ha risposto a un quesito sui rifiuti da esportazione che deve aver lasciato basiti anche i suoi amichetti più cari.
Nel prossimo post racconteremo anche di questo. Il curriculum di De Marco sul sito del CIDIU c'è: leggetelo qui che è uno spasso!
Mariano Turigliatto