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Scuola Baracca: parla il Comune di C. Proietti

Lunedì 12 settembre vi abbiamo dato notizia della convocazione della VI Commissione del Consiglio comunale di Grugliasco per capire come mai i ritardi nella costruzione della scuola Baracca del Gerbido sono diventati abissali. Questa commissione è presieduta da un consigliere comunale dell'opposizione perché deve controllare e verificare la correttezza dell'operato del Comune e intervenire quando problemi importanti non vengono affrontati e/o risolti. Il presidente della Commissione è il capogruppo di Grugliasco Democratica, Carlo Proietti. A lui abbiamo chiesto un resoconto dei lavori. Eccolo:

A inizio 2019 l'annuncio: la scuola sarebbe rimasta chiusa per un anno. “Siamo coscienti del grave disagio, ma è necessario”, diceva l'amministrazione comunale. A tre anni 3 tre mesi di distanza la scuola è ancora chiusa e i lavori non sono finiti.

In Commissione, la ricostruzione l'ha fatta la dirigente del Settore LL.PP. del Comune di Grugliasco e i rappresentanti dell'impresa hanno condiviso questa ricostruzione. 

Questa la cronologia dei fatti: la Scuola Baracca viene dismessa con la fine dell’anno scolastico 2018 – 2019. Da qual momento insegnanti e allievi sono trasferiti a Lesna. A fine 2019 viene approvato il progetto, bandita la gara; a febbraio 2020 l'aggiudicazione. I lavori cominciano, per quanto capito, dal giugno 2020, alla fine del primo lock-down covid. Dice la dirigente che l’epidemia di COVID 19 ha portato ad avere squadre incomplete per l' “effetto domino”: in caso di malattia di uno degli addetti per la sussistenza di periodi di quarantena per i colleghi. C’era inoltre l’impossibilità di lavorare in prossimità. L'allora sindaco Montà scrive una lettera ai genitori per scusarsi dei tirardi e promettendo l'apertura a settembre 2021.

Nel corso dei lavori, poi, è risultato che il cemento aveva una resistenza minore del previsto e/o di quanto rilevato in fase preliminare (gli interessati scuseranno le imprecisioni e possono intervenire rettificando). La prima motivazione data  è che gli accertamenti sono stati condotti con la scuola ancora in funzione. A lavori cominciati, si è rilevata anche la necessità di alleggerire i soffitti e sono stati riscontrati problemi strutturali nei pilastri interrati.

Così nasce la prima variante: proroga al 30 aprile 2022 per la consegna e 580mila euro lordi da aggiungere all’importo originario di 1 milione 770mila. Dunque, lievitazione di quasi 1/3 del costo dell'opera.

Una seconda variante ha prorogato al 31 agosto 2022 il termine dei lavori.

I lavori sarebbero dovuti finire per fine 2021. Quindi dopo 2 anni e 6 mesi dal giorno di chiusura, non l'anno preventivamente annunciato.

Quale è la situazione oggi? Quando riaprirà la scuola?

L’azienda ha spiegato che i lavori termineranno per 31 ottobre 2022. Lamenta problemi di approvvigionamento di materiali. In particolare di materiali ferrosi, motivo per cui deve ancora essere fornita la scala di sicurezza esterna e i parapetti delle finestre. Inoltre tutti (o parte) questi materiali devono essere zincati e ci sono ritardi perché le zincature hanno lavorato poco ad agosto. Altro materiale mancante sono i pannelli di rivestimento esterno che sono realizzati con una resina prodotta in Ucraina, per cui si è dovuto cercare un altro produttore.

Insomma l’azienda asserisce con convinzione che può terminare i lavori per il 31 ottobre 2022, ma ci sono forniture che dipendono da altri, per cui non lo può garantire. Ci riferiscono anche che  dopo il termine dei lavori ci sono i collaudi, ma che si può ragionevolmente ritenere che in 2 mesi possono essere realizzati.

 Come si farà a garantire un’utenza alla scuola Baracca?

Le iscrizioni alla Baracca: il primo anno (2019-20 ai genitori è stato detto che i bambini sarebbero stati portati in altra scuola, a Lesna, solo per quell'anno scolastico. Invece per i due anni successivi la scuola è stata chiusa. Anche quest'anno a gennaio ci sono le preiscrizioni. Difficile sapere quante famiglie continueranno a iscrivere i loro figli lì. Questo perché la Scuola Baracca ha sempre servito famiglie del Gerbido e famiglie delle vie confinanti di Torino (via Nitti ed altre). Sappiamo che sotto un certo numero di bambini le classi non si fanno,  siamo anche in un periodo di crescente denatalità (cosa su cui però non si potranno scaricare responsabilità). Sappiamo anche che in questi anni alcune famiglie hanno preferito effetturare le iscrizioni dei nuovi allievi nelle scuole limitrofe d Torino, non si può però lasciare alla scuola l’incombenza di cercarsi un’utenza sufficiente.

Occorre evidentemente un intervento dell’Amministrazione comunale per restituire fiducia alle famiglie, pubblicizzare e rendere “cool” la Baracca. Sia perché è un bene per i bambini frequentare una scuola vicino a casa. Sia perché l’entrata e l’uscita da scuola sono uno dei pochi momenti di incontro al Gerbido. C’è un impegno, quantomeno da parte dell’assessora, ma attendiamo di vedere come si concretizza nelle prossime settimane. E speriamo che si scuota l’albero per raccogliere le idee di tutti.

In conclusione.

       La scuola Baracca, a parole, doveva restare chiusa per un anno. Se non ci saranno nuovi problemi sarà rimasta chiusa 3 anni e mezzo.

         Problemi strutturali non sono stati identificati, anche (?), perché i “carotaggi del cemento” sono stati fatti ancora a scuola aperta e quindi l'approccio dei tecnici era meno invasivo. Chi non è un tecnico del settore non può dare valutazioni, ma solo avere delle impressioni.

         Certo è che se si parte con informazioni fuorvianti, si fanno scelte che a  posteriori risultano inopportune. E magari si fanno analogie tra casi differenti. Sicuramente negli ultimi  anni più volte l’amministrazione comunale di Grugliasco è partita con lavori apparentemente importanti, ma non molto rilevanti, e poi i costi ed i tempi si sono rivelati essere ben maggiori. Sicuramente è un tema su cui attendiamo l’impegno del nuovo sindaco. Altrimenti dovremo impegnarci noi.

         Poi, se le cose sono andate così come descritto si poteva risparmiare ai bambini ed alle famiglie (quasi) un anno di chiusura, chiudendo il progetto e bandendo al gara a scuola funzionante. (i lavori sono stati poi assegnati a giugno 2020…)

         Ci sono alcune proposte su cosa fare intorno alla scuola, per compensare i disagi. Non vogliamo essere pessimisti, vogliamo preoccuparci. Occuparcene prima. Occorrono iniziative  per attirare le famiglie, comprese le proposte per aprire maggiormente ai residenti la scuola. Ma occorre considerare il calendario.

         In ultimo, la palestra. I lavori termineranno alcuni mesi dopo la prevista riapertura della scuola. Si tratta di situazioni dove ci sono pericoli, ma i rischi possono essere azzerati. Non si deve far finta di niente, perché le famiglie sviluppano comunque una propria opinione. Parlare apertamente e spiegare bene cosa si mette in atto è il miglior modo per dare serenità a tutti.


Carlo Proietti


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