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Il gattopardo e le mascherine

Vi piaccia o no, con Draghi si apprezza il cambiamento di passo che ci chiede l'Europa! Dal 28 giugno si respira liberamente! Ma per capire quanto sia cambiata l'ariaoccorre leggere l'articolo 1 dell'Ordinanza 22 giugno 2021:"1. Fermo restando quanto previsto dall'art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 marzo 2021, che prevede, tra l'altro, l'obbligo sull'intero territorio nazionale di avere sempre con se' dispositivi di protezione delle vie respiratorie, a partire dal 28 giugno 2021, nelle «zone bianche» cessa l' obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie negli spazi all'aperto, fatta eccezione per le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti o affollamenti, per gli spazi all'aperto delle strutture sanitarie, nonché in presenza di soggetti con conosciuta connotazione di alterata funzionalità del sistema immunitario."
Vengono così superate le inique costrizioni previste dal DPCM 13 ottobre 2020, che prevedeva:
1. Ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19, è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande, e con esclusione dei predetti obblighi:
a) per i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva;
b) per i bambini di età inferiore ai sei anni;
c) per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché per coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità.
Morale della favola? Uno Stato paternalista, che tratta i cittadini come bambini a cui dettare regole invece che spiegare le cose, scrivendo una cosa e dicendone un'altra, per uscire dal vicolo cieco in cui si è infilato, deve affidarsi alla indulgenza dei media. Che amano dire di essere "il cane da guardia della democrazia", ma da tempo confermano che "can che abbaia , non morde!"
Ci dispiace per chi da 15 mesi ripete che dopo l'epidemia nulla sarà come prima.
Carlo PROIETTI

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