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Per gli Open Day con il vaccino di AstraZeneca deve dare le dimissioni

Lasciamo perdere il "Rischio Zero" perché chi ne parla non sa di cosa sta parlando.

Ma il Rapporto Rischi / Benefici di cui tutti si riempiono la bocca con ragionamenti ragionieristici (con tutto il rispetto per i ragionieri, che si occupano d'altro) è solo una delle valutazioni che si fanno.

C''è anche un altro principio: quello di dare ad ognuno la terapia migliore; migliore in termini di efficacia e di rischi: Ma di questo i "Media" hanno poca voglia di parlare; è tutto troppo semplice e conclusioni sono troppo chiare. E per i vaccini questo vale ancora di più.

Per gli Open Day rivolti ai giovani hanno usato il vaccino di AstraZeneca. E' un vaccino che protegge contro la malattia in forma grave in misura analoga ai vaccini a mRNA.  Contro la malattia in forma lieve protegge meno: circa il 70% contro il 95-97 % dei vaccini a mRNA. Che importa direte voi. Sono giovani e rischiano poco per la Covid19.

Appunto. E perché li vacciniamo? Per ridurre la circolazione virale. Peccato che mentre per i vaccini a mRNA è dimostrata un'efficacia superiore al 90% nel rendere non contagiosi i vaccinati, per il vaccino di AstraZeneca qualcuno arriva a dire che protegge dal rischio di essere contagiosi al 67%. Purtroppo il dato sembra minore.

Quindi si è utilizzato un vaccino meno idoneo agli obiettivi di prevenzione, ma che in compenso espone a rischi maggiori.


Quando ho sentito degli “Open Day“ rivolti ai giovani per praticare la vaccinazione
AntiCovid19 ho avuto un senso di fastidio. Larvato, ma costante. E sbagliando, ho preferito non occuparmene.
Da un lato c’è uno approccio demagogico, populista, che mira a gonfiare i numeri dei vaccinati e alimentare il clima da ottimismo obbligatorio e nel contempo strizza l’occhio a giovani offrendo un “vaccino al volo” che permetterà vacanze più facili e spensierate.
E dall'altro ci sono folle di giovani, felici di farsi vaccinare in un clima speedy e felici di intravvedere vacanze più facili e spensierate.

Ma una vaccinazione è una cosa seria; ed ogni persona ha il diritto di essere informata sui benefici e sui rischi. Per intendersi, quando vaccino, tendo a dedicare più tempo alla fase informativa che non alla raccolta delle informazioni anamnestiche.

Insomma, gli Open Day non mi piacciono, probabilmente perché amo troppo la prevenzione ben fatta. E non è il clima a non andare bene. Sono i tempi ed i modi….
Ma che potessero usare AstraZeneca per i giovani non mi era nemmeno passato per la testa.

La Circolare del Ministero della Salute del 07/04/2021 n. 0014358 non aveva vietato il vaccino di AstraZeneca ai giovani. Probabilmente per non incorrere in contenziosi legali vista la politica molto aggressiva di AstraZeneca e degli innumerevoli e potenti sostenitori.
“Facendo seguito alla nota circolare prot. N° 8811-08/03/2021-DGPRE e alla nota circolare prot. N° 11156-19/03/2021-DGPRE, visto il parere della CTS di AIFA (allegato1) acquisito con prot. N° 14357-07/04/2021-DGPRE, sentito il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ribadendo che il vaccino Vaxzevria è approvato a partire dai 18 anni di età, sulla base delle attuali evidenze, tenuto conto del basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte della elevata mortalità da COVID-19 nelle fasce di età più avanzate, si rappresenta che è raccomandato un suo uso preferenziale nelle persone di età superiore ai 60 anni
Insomma, "quando è possibile, usate altro". E che la Circolare fosse chiara, lo dimostrano le scelte delle ASL e dei Centri vaccinazione.

Dopo la tragedia di Genova con la ragazza di 18 anni morta per AstraZeneca hanno iniziato a raccontarci che adesso le indicazioni per i vaccini cambiano, perché l’incidenza della malattia è diminuita ed il rapporto rischi / benefici non è più favorevole.

Balle!  Mica ci si vaccina per proteggerci da quello che può capitarci nei prossimi 2 mesi!

Lo sappiamo da 2 mesi che i vaccini a vettore virale non vanno usati nei giovani (< di 60 anni).
E non raccontiamoci storie sul fatto che la ragazza aveva una malattia autoimmune e che magari non è stata dichiarata al medico ….
E’ già sufficientemente difficile essere certi di avere rilevato queste informazioni in un clima ordinato, con persone che vengono ad un appuntamento…
Si è voluto rischiare! E qualcuno ha pagato con la vita. La logica è molto simile a quella della tragedia della funivia o dell’infortunio mortale dell’orditoio di Prato.

E’ inutile che provino a nascondersi dietro ad un dito. Che il Generale Figliuolo non avesse ben compreso il suo ruolo era chiaro. Aveva un ruolo civile, di Commissario all’emergenza e doveva occuparsi di logistica.
I diversi tipi di vaccini, con le specifiche indicazioni costituiscono un vicolo a cui un responsabile di logistica avrebbe dovuto attenersi. Il suo ruolo è quello di distribuire al meglio le risorse disponibili.
Invece il generale Figliuolo ha iniziato a pontificare sul uso dei vaccini; ma anche un orecchio non particolarmente esperto capiva bene che quel uomo non sapeva ciò che stava dicendo. Pareva (pare) ossessionato solo dal "fare di più". Che si debba fare la cosa giusta non sembra interessalo.
Tanto è vero che si è iniziato a parlare di “terza dose” in autunno (in sottofondo si è sempre udito un glielafaremovederenoi a tutto il Mondo quanti ne vacciniamo”). E poi c’è stata la trovata degli Open Day per vaccinare i giovani.
Ma fare la cosa giusta non sembra interessarlo. Sembra quasi che le indicazioni scientifiche  sull'uso dei vaccini siano "quisquilie da civili" 

In un Paese serio il generale si dimetterebbe senza che fosse necessario chiederglielo.
Ma a noi piacciono i personaggi da operetta. E non riusciamo a capire che la sfiducia nei nostri confronti è causata anche dalla nostra abitudine ad affidarci a personaggi di questo tipo.
 

Per chi vuole approfondire e leggere un po' di vicende relative al vaccino di AstraZeneca, questi sono i link: 

Il 12 marzo, dopo il primo blocco a livello internazionale del vaccino di AstraZeneca “Vaccini, efficacia ed effetti avversi. “La fiducia è una cosa seria”” abbiamo fatto notare che l’ottimismo a priori dei media italiani era pericoloso.

Ed un paio di giorni abbiamo provato a "fare il punto " chiedendo un po' di  chiarezza sui vaccini.

Ed abbiamo continuato con altre riflessioni

A fine marzo, quando sull’onda dell’ottimismo forzato da nuovo governo in Italia i più sbertucciavano i tedeschi che avevano lanciato un ulteriore allarme su AstraZeneca, abbiamo avviato una riflessione e  abbiamo provato a stimare cosa avevano osservato i tedeschi .

Il 4 aprile abbiamo evidenziato come i limiti per la campagna vaccinale derivanti dall'impossibilità di usare AstraZeneca sotto i 60 anni potevano aumentare l'efficacia della campagna vaccinale

Ma l'ottusità dei pro-vax che pontificavano su AstraZeneca a prescindere ci ha portato a mostrare vedere quanto siano lontani dalla scienza i pro-vax,  che usano a sproposito il rapporto rischio / beneficio

E poi l'incessante campagna a favore di AstraZeneca è continuata con affermazioni tanto fuorvianti da farci scomodare il “pollo diTrilussa”

Poi le acque si sono calmate, anche perché i problemi del vaccino di Johnson & Johnson’s sono stati affrontati con ben altra serietà, anche grazie ad un approccio completamente differente di J&J.

Carlo PROIETTI

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