Castelli di carte che crollano: niente fermata ferroviaria alle Gru
Siccome sappiamo che i nostri concittadini sono un po' smemorati - specialmente perché hanno il loro bel da fare fra servizi a singhiozzo, burocratizzazione spinta e cartelle esattoriali un po' pazzerelle -, li invitiamo a dare uno sguardo all'intervista rilasciata allora dal nostro consigliere Carlo Proietti, insieme ai progetti presentati allora a televisioni riunite e giornalisti adoranti (sono tutti qui).
Non era passato neanche un mese dagli annunci e dalle conferenze che si presentò il primo intoppo, palesatosi con un ricorso al TAR di un privato che contestava l'assegnazione della multisala senza nemmeno un bando pubblico (la storia della brutta faccenda la trovate qua). Dunque multisala stoppata, la stazione ferroviaria in corrispondenza delle Gru, promessa per il 2022, slittata al 2024 con annuncio contrito dell'assessore Bianco. Restava solo il restyling della Shopville che invece sembra che vada avanti, anche se a due anni e oltre ancora non si vede l'inizio dei lavori. Sarà colpa del Covid?
Insomma il solito annuncismo seguito da cazzeggio, tanto amato dagli elettori grugliaschesi che continuano ineffabili a votare questi bravi amministratori... fino al 7 maggio scorso: dopo tutto questo tempo - oltre due anni di fuffa - apprendiamo da La Stampa e dai giornali locali che neanche la stazione si farà: i consiglieri 5 Stelle della città ritengono che la stazione debbano pagarsela i privati che ne beneficeranno, e non è che abbiano poi tutti i torti. Dunque, tutta la grancassa si è ridotta al restyling della Shopville, opera certamente meritoria, ma che non c'entra un tubo con la riqualificazione delle borgate e tantomeno con il rilancio del commercio cittadino. Contenti?
Terry McIver
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