Shopville, multisala & cibo: commercio e svago nel paese dei balocchi

Allora consigliere, in cosa consiste l’intervento di cui tanto si è
parlato sui giornali nei giorni scorsi?
Si tratta di tre interventi (guarda la scheda di insieme), tutti
nella stessa area, quella limitrofa alla
Shopville Le Gru. Il primo, attuato dalla proprietà della Shopville, consiste
in una ristrutturazione straordinaria di un immobile che ha 25 anni e ne ha
proprio bisogno. Alla ristrutturazione si accompagna un ampliamento di circa 11
mila metri quadri che ingloberebbero anche i 1800 mq di proprietà del Comune
che non sono mai stati valorizzati dagli amministratori grugliaschesi. La
ristrutturazione con ampliamento produce circa 30 negozi in più.
Mi sembra di
dedurre che non vede così male l’operazione…
In realtà, non credo che i centri commerciali siano strutture che
migliorano la qualità della vita delle persone; creano condizioni in cui si
spersonalizzano gli acquisti e contribuiscono ad indebolire le reti di
relazioni. I soggetti più fragili come
gli anziani fanno fatica a fare acquisti nei centri commerciali e quando vi
devono rinunciare - con la desertificazione del commercio al dettaglio -
perdono la propria autonomia. Inoltre, se posso, farei notare che l'impoverimento delle reti del
commercio al dettaglio, è un fattore che incide sulla sicurezza delle città.
E allora?
Allora dobbiamo confrontarci con una realtà che - piaccia o non
piaccia - esiste. Ristrutturare,
abbellire, razionalizzare piuttosto che abbandonare e occupare altro territorio
al momento è la scelta meno negativa. Occorre però che si imponga attenzione all'impatto sul territorio, in
particolare al traffico veicolare.
Il progetto ancora non c’è, abbiamo a disposizione solo una
presentazione (leggi qui). Ma con l'occasione occorre verificare anche il destino di quel
parallelepipedo, Fly Experience,
costruito qualche anno fa con apposita variante al Piano Regolatore e in nome
dell’eccezionalità dell’impianto.
Così eccezionale che, dopo pochi mesi dall’avvio, l’impianto è stato
chiuso e giace lì in stato di abbandono. Pare evidente che dovrà essere eliminato,
ma occorre verificare i conti economici dell’operazione, ovviamente per quanto
riguarda i riflessi sulle casse del comune.
E pensare che l'Amministrazione comunale l'aveva presentato come un
progetto che avrebbe richiamato a Grugliasco turismo non solo da tutto il nord
Italia, ma da tutta l'Europa, con grandi benefici per le strutture recettive di
Grugliasco.
Gli altri due interventi cosa riguardano?
Nell’area della Cascina Armano era già prevista dal Piano Regolatore
la destinazione a spazi commerciali e a servizi. Qui è prevista la
realizzazione di una multisala e di un centro gastronomico. Insomma, il solito
mix di servizi di ricreazione che vanno per la maggiore oggi, ma che
manifestano altrove i primi segni di crisi.
C’è un investitore, per adesso uno schema di progetto (guarda qui) … Vedremo. Per quanto
riguarda a Cascina Armano è previsto un recupero dell’immobile all’interno del
perimetro del centro ricreativo.
E poi la fermata
ferroviaria. Che cosa è cambiato?
E’ stata spostata di qualche metro per servire meglio l’area
multisala, ma si tratta sempre dello stesso progetto, una fermata simile a
quella di Paradiso, ma seminterrata (guarda qui).
A parte alcuni aspetti logistici, occorre capire bene cosa succederà. Se, come previsto in passato, parte dei costi delle fermata fosse a
carico del Comune di Grugliasco, ci
troveremmo di fronte ad una presa in
giro dei residenti. Si tratta di un'opera a servizio dei centri commerciali ed è giusto che le spese ricadano
su questi. Ma su questo aspetto c'è anche una cosetta interessante di cui
magari parliamo dopo.
Va bene. Ma ci saranno pure degli aspetti positivi che non destino preoccupazione?
Beh, un aspetto non ancora citato è la trasformazione del progetto
della "Torre di Lesna", grattacielo di 15 piani, in 3 edifici di
altezza convenzionale.
L'assessore ha spiegato che
hanno contrattato questa trasformazione perché ritenevano che una simile bruttura all'ingresso di
Grugliasco fosse una cattiva presentazione della città. E' più probabile che una torre
di 15 piani avesse uno scarso appeal commerciale. Comunque sia, ben venga.
Quali sono le criticità e i suoi dubbi sul programma di intervento?
L’amministrazione comunale sostiene che utilizzerà una parte degli
introiti sotto forma di oneri di urbanizzazione per sostenere il commercio
locale, ma non si capisce come e con quali progetti. Per adesso il commercio
locale è in condizioni di grave sofferenza,
con danno per tutti.
Anche le cifre non sono chiare. Non è chiaro, per esempio, se i 5
milioni di introiti per il Comune comprendano la valorizzazione dei 1.800 metri
di proprietà del Comune all'interno de Le Gru. Anzi, il sindaco a fronte di un
chiaro quesito ha comunicato che in questa fase tutte le cifre sono assolutamente indicative e da verificare .... Insomma tra il
folklore della propaganda ed i fatti c'è sempre una notevole distanza.
A cosa si
riferisce?
A tante cose. per esempio in una prima Commissione si è parlato di
ampliamento dei parcheggi con sopraelevazione del parcheggio multipiano. In una
successiva commissione è stato riferito che sarà realizzato un piano di
parcheggi sopra gli attuali parcheggi a raso, con accesso diretto anche al
primo piano del centro commerciale. Insomma si può avere il dubbio che il desiderio
di apparire porti a fare annunci prima del dovuto.
Se ci saranno 1000 parcheggi in più quantomeno avremo meno disagi....
In realtà è una cosa meno semplice di quanto normalmente non si creda.
Un assessore ha riferito che si è avuta la disponibilità del centro commerciale
a realizzare più parcheggi. Al di là del fatto che, se un soggetto privato realizza un opera che
impatta sulla vita dei cittadini, è dovere delle amministrazioni pubbliche
pretendere che vengano attuate tutte le misure utili a minimizzare questo
impatto, occorre anche riflettere su cosa succede nella realtà.
Quando si realizzano parcheggi, si richiama traffico automobilistico.
In nord Europa da decenni nei centri delle città sono stati ridotti i parcheggi
multipiano esistenti per ridurre il traffico. Ovviamente realizzando trasporti
pubblici eccellenti. Nel nostro caso è il centro commerciale ad essere interessato ad avere
molti parcheggi; se mancano i parcheggi l'accesso è difficile ed i clienti
vanno in altre strutture.
Non si tratta di essere pro o contro i parcheggi. Sono problemi
complessi e la soluzione non sta mai in singoli interventi, ma la si può
trovare con il coordinamento tra più azioni. E qui diventa fondamentale
l'azione delle politica, di una politica che ne abbia le capacità e la voglia. In assenza di un progetto chiaro, razionale e supportato nel tempo, i
parcheggi e la fermata ferroviaria non risolveranno alcun problema.
Cosa si deve fare?
Se un assessore non riesce ad andare oltre al vantarsi che Grugliasco
avrà due fermate ferroviarie (talvolta
ama chiamarle stazioni, ma sono fermate), cosa che parrebbe essere un primato a livello nazionale,
dobbiamo preoccuparci.
Occorre invece pretendere che i progettisti della fermata, della linea
ferroviaria, dei parcheggi e della viabilità si coordinino e, ancor prima,
occorre anche "chiedere" ai soggetti che gestiscono il centro
commerciale ed luoghi di ricreazione che si impegnino i proposte utili a
spostare l'accesso dei clienti dal mezzo privato alla ferrovia ed ai mezzi
pubblici.
Comunque con la
fermata ferroviaria si avrà un aumento dei trasporti pubblici a Grugliasco
(Sghignazza...)
Sia più esplicito!
Sa quale sarà la
frequenza dei treni? Un treno all'ora. 2
nelle ore di punta!
Vede io non mi
aspetto miracoli da nessuno. I progetti devono sempre essere realistici, ma se
non sono anche ambiziosi, non servono a nulla. Dire, come fa un assessore, che
la linea ferroviaria servirà anche per andare al San Luigi a fare i
day-hospital, vuol dire avere una strana idea del mondo.
Così come dire che
i grugliaschesi utilizzeranno la fermata ferroviaria de Le Gru per
andare in centro a Torino. Io abito al Gerbido, ma se abitassi nel
centro di Grugliasco, per andare a Torino utilizzerei la fermata ferroviaria
dell'Università, che è più vicina e dove il treno passa 2 volte all'ora. Le
sembra strano? Il fatto è che si cerca
di inventare un'utilità della fermata ferroviaria per i residenti, quando
potenzialmente l'utilità riguarda il centro commerciale e le attività
ricreative.
Quindi sarà
un'altra cattedrale nel deserto?
Una cattedrale no, perché sarà sotto il piano campagna! Scherzi a parte, per i residenti a Lesna e a Quaglia la fermata potrà
essere utile, anche se per la maggior parte di questi la distanza
dall'abitazione è tale da richiedere un accesso in bicicletta o con altro mezzo.
Quindi ci dice che
il collegamento ferroviario tra Orbassano ed il centro di Torino è inutile?
Assolutamente no! Vogliamo ricordare come e quando nacque l'idea? Nel
1979. Fu una proposta di Democrazia Proletaria per le elezioni
amministrative: la
"Trenopolitana!". L'idea era
quella di realizzare un interscambio tra auto e treno ad Orbassano per limitare
il traffico automobilistico diretto a Torino. Questa idea resterebbe
sostanzialmente valida ancora oggi. Ma adesso c'è miopia e incapacità a
costruire progetti che impattino realmente in modo positivo sulla vita delle
persone.
Qualche idea per
rendere più utile la fermata?
Fermo restando che gli oneri per la fermata ferroviaria debbono essere
a carico dei gestori del centro commerciale e dei gestori delle nuove attività
ricreative, credo che occorra assolutamente coinvolgere anche il Comune di Torino, perché subito oltre
la ferrovia c'è un'ampia zona residenziale che è potenzialmente interessata
alla fermata ferroviaria. Occorre solo prevedere fin da subito un collegamento
che porti oltre la ferrovia per la Val di Susa. E' vero che siamo in epoca di localismi, ma
progettare con un Comune limitrofo, anche se con amministrazione di diverso
colore, in certi casi dovrebbe essere un obbligo.
Crede che
succederà?
E' una questione di volontà politica! Non coinvolgere anche il Comune
di Torino significa assumersi al responsabilità della realizzazione di una
seconda fermata sottouitilizzata. Tra l'altro, per giungere alla "cosetta", lo sa che la fermata ferroviaria sarà
realizzata su territorio comunale di Torino?
Forse non è neppure possibile portare avanti un progetto senza
coinvolgere Torino. Non crede?
Ci dia almeno una
buona notizia proveniente dal Comune!
In commissione consiliare hanno spiegato che si dimezzerà l'ipermercato
e il sindaco ha aggiunto che il centro commerciale svilupperà sempre più
attività per grandi marchi, perciò tali
attività non sono concorrenziali con il commercio grugliaschese.
Il consigliere leghista ha allora proposto di chiedere a Le Gru di
installare nel centro commerciale strutture che promuovano il commercio
grugliaschese. Devo ammettere che l'idea è suggestiva e forse potrebbe addirittura
essere realizzata, magari producendo anche risultati positivi ...
Giusto essere
settici, non crede però che il dinamismo aiuti la città?
Il dinamismo ed il movimento non sono né buoni né cattivi. Heriberto
Herrera teorizzò e pratico il "movimento" anticipando il calcio
totale. Per adesso tutto il dinamismo ha prodotto montagne di carta e un mare
di chiacchiere.
Un esempio? Due anni fa, grandi proclami sull’ampliamento
dell’università – addirittura progetti assai definiti e
completi, di quelli che i cantieri partono il giorno dopo - con firme di protocolli, conferenze stampa e
tutto il solito armamentario propagandistico.
Ci siamo detti, speriamo! oggi siamo allo stesso punto di allora e
questo film lo abbiamo visto praticamente identico negli ultimi 15 anni. Ecco
che, viste le capacità, qualche preoccupazione su come condurranno questa
operazione e sul suo esito è bene averla.
(intervista raccolta da Lou Anne)
(intervista raccolta da Lou Anne)
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