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Amianto all'aria aperta

Il tetto sbrindellato che vedete nella foto si trova su un edificio in via Losa, una parte degli immobili che ospitavano tanti anni fa la Cooperativa Lime, non lontana dall'ex -SIA (Società Italiana Amianto) che tante vittime ha mietuto e ancora miete nella nostra città. Entrambe sufficientemente vicine al comune, anche se il valente assessore all'ambiente sembra non conoscere la questione. La copertura tutta rotta contiene fibre d'amianto, non lo diciamo noi, ma l'ARPA che, a sentire chi conosce la storia, è intervenuta più volte in passato, l'ultima delle quali circa 18 mesi fa, settembre/ottobre 2018, prescrivendo un intervento di consolidamento e messa in sicurezza della tettoia per il quale ha dato un anno di tempo (dunque entro ottobre 2019). 
In tutti questi anni su quell'area si sono scontrati interessi edificatori considerevoli e oggetto di varianti comunali osteggiate anche da noi.  Chissà se il Comune - responsabile della salute dei cittadini - ha provveduto a intervenire decisamente presso il proprietario dell'area affinché rispetti quanto prescritto, nei modi e nei tempi della prescrizione stessa. Che l'abbia fatto o meno, il risultato è zero: per emergenze assai meno gravi un comune che si rispetti si sostituisce al privato realizzando l'intervento che non faceva e chiamandolo a rispondere dei costi sostenuti. Perché a Grugliasco no?
Intanto che si aspetta, immaginiamo in queste giornate di vento il lavorio delle fibre che si staccano dal cemento per andare chissà dove. E sindaco e assessore continuano a confondere le pratiche urbanistiche con la messa in sicurezza degli immobili e l'eliminazione dell'amianto. Noi di Grugliasco Democratica abbiamo presentato interrogazione, daremo conto della risposta quando arriverà. Voi continuate pure a votarli.

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