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REMS: tanto tuonò che piovve!

Sotto una pioggia torrenziale giovedì 15 ottobre si è consumata l'ennesima burla ordita dal sindaco e dalla sua corte, sempre più smarrita e preoccupata. I lettori ricorderanno che quest'estate lanciammo l'allarme per la realizzazione di una REMS in città (leggi): non eravamo per pregiudizio contrari, ma ci sembrava che l'insediamento di un pezzo di manicomio criminale meritasse una diffusa informazione della città e un percorso di accettazione da parte dei cittadini. Invece tutto si stava consumando nel silenzio delle istituzioni. Tutto di nascosto, come fanno di solito.
La questione è perciò diventata di dominio pubblico ed è cresciuto l'allarme: il sindaco ha continuato a minimizzare, a sostenere che non era di sua competenza, a dare del terrorista a tutti quelli che alzavano la cresta... fino a che i finora inoffensivi squatter del Barrocchio (sono lì da 22 anni!) a cui aveva promesso lo sgombero (chissà poi perché) - si sono incavolati e sono venuti in comune a manifestare la loro contrarietà alle genialate del Montà.

Seduta consigliare movimentata, quella del 7 ottobre, durante la quale il sindaco ha inondato come al solito di chiacchiere i consiglieri senza dire nulla, se non scaricando su altri la responsabilità della decisione. Solo che il nostro sindaco è dipendente regionale dell'assessore PD al lavoro, dunque non poteva non sapere che cosa la regione stava decidendo in materia di strutture psichiatriche giudiziarie. E' anche consigliere dell'Area Metropolitana (ex Provincia) proprietaria dell'immobile del Barrocchio, Infine è sindaco del Comune che rilascia le autorizzazioni edilizie per eseguire i lavori interni ed esterni di adeguamento della struttura  alle necessità di contenere  i detenuti psichiatrici che vi saranno ospitati. Altri sindaci, fra i quali quello di Collegno, si sono comportati ben diversamente...
Poche ore dopo la contestazione in Consiglio comunale i bossoli sull'auto del sindaco, le sue accuse agli squatter di essere stati loro che non si sono poi concretizzate in una denuncia circostanziata. Pare infatti che il sindaco abbia sporto denuncia contro ignoti,, vedremo l'esito delle indagini rispetto a questo episodio terribile. In tanti, fra cui noi, gli hanno espresso solidarietà, e il PD locale ha deciso di organizzare una serata che, nelle intenzioni e fin dal manifesto, avrebbe dovuto sancire l'equazione bossoli+squatter=REMS. Già che c'era pensava di continuare a minimizzare la portata della REMS massimizzando l'effetto bossoli. Invece gli è andata male.
Alla serata del 15 non si sono presentati nemmeno tutti i consiglieri comunali del suo partito, degli annunciati vertiti regionali neanche l'ombra: una quarantina di amministratori, dei comuni limitrofi e del nostro, a far passare la serata. Una decina di squatter e resistenti, accompagnati da valenti psichiatri che hanno raccontato agli astanti come stanno davvero le cose... e tre cittadini venuti a sentire. Parla pa'... Montà!
Il resoconto della serata lo trovate qui.
Mariano Turigliatto