Risparmiare: una lettera aperta al sindaco
Mentre continua la battaglia per la difesa del nido comunale, sempre più cittadini osservano perplessi l'ennesimo blocco dei lavori all'Europa Unita. Anche gente da fuori viene ad ammirare lo splendido lavoro della piazza, con la strada sotterranea e altre incredibili amenità di cui le ultime amministrazioni comunali sono state capaci. Non basta, a marzo (cioè tre mesi dopo la scadenza per l'approvazione del Bilancio di previsione) ancora nulla all'orizzonte e il sindaco e i suoi invitano i cittadini a mandare sul sito del Comune proposte di risparmio. Ecco le mie:
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Gentile sig. sindaco
le scrivo questa lettera aperta, dunque pubblica, per
formularle alcune proposte che potrebbero essere utili in sede di chiusura del
Bilancio di Previsione della Città. Innanzitutto, mi permetta di segnalarle che
il Bilancio dovrebbe essere presentato prima della fine dell’anno precedente
quello di esercizio. Siamo quasi a marzo e ancora attendiamo che il Consiglio
comunale deliberi in materia. Questo è un segnale di malfunzionamento che
andrebbe corretto.
Si coglie una certa difficoltà nel far quadrare i conti,
probabilmente anche per via di previsioni un po’ sovrastimate negli anni
passati che adesso presentano il conto.
In sé non sarebbe grave e nemmeno
eccessivamente riprovevole se non fosse che le sue difficoltà si riflettono
pesantemente sulla città, sulla nostra vita di cittadini, di lavoratori, di
pensionati, di ragazzini in età scolare e non solo. In tempi come questa i
cittadini debbono essere lasciati tranquilli: hanno mille difficoltà da
affrontare – fra queste un futuro non proprio roseo, almeno così oggi appare –
e non è giusto che vengano continuamente messi alla prova con chiusura di
scuole e trasferimento “temporaneo” degli allievi, privatizzazioni di servizi
essenziali, tagli e riduzioni un po’ in tutti i servizi. Peraltro senza avere
in cambio alcuna prospettiva di sviluppo e
progresso per effetto dell’azione virtuosa dell’amministrazione
comunale.
I tempi sono davvero duri anche per chi deve amministrare
una città come la nostra, per questo so perfettamente che il suo compito non è
facile. Essendo stato votato da poco più di un quinto dei grugliaschesi che si
sono recati alle urne oramai tre anni fa, credo che sia giunto il momento di
formularle alcune proposte per far quadrare i conti senza pesare sulla città.
Ecco qua:
11) Anche
la politica deve tagliare, specialmente a fronte di un’attività amministrativa
oggettivamente più ridotta che in passato. Le propongo pertanto di eliminare 2
assessori, portandone il numero a 4 (oltre al sindaco). Lei sa bene che il
costo di ogni singolo assessore comprende, oltre all’indennità, anche il
rimborso ai datori di lavoro delle ore trascorse in impegni connessi alla
carica. Il risparmio (a seconda degli
assessori coinvolti) potrebbe essere stimato in almeno 35/40.000 euro l’anno,
comprensivi dei rimborsi di cui sopra. Si potrebbero altresì ridurre le spese
per l’attività consigliare – ragionevole pensare a un 50% della spesa 2013
- eliminando i gettoni di presenza dei
consiglieri alle commissioni consiliari. I
risparmi così ottenuti potrebbero essere destinati al rinnovo programmato degli
arredi delle scuole, ce n’è davvero bisogno.
2) La
struttura comunale nel corso di questi anni è stata parecchio ridimensionata,
in parte per effetto delle restrizioni alle assunzioni previste dalle leggi,
oltre che dal patto di stabilità. I dipendenti sono diminuiti di un buon 30%,
la dirigenza no. Le propongo di ridurre il numero dei dirigenti di due unità
(attivando l’istituto della messa in disponibilità degli esuberi), accorpando i
due settori tecnici, quello finanziario con quello amministrativo, creando un
settore che comprenda Ambiente, Commercio, Polizia Municipale e costruendo un
settore Cultura Giovani e Servizi Sociali.
Così si realizzerebbe un
risparmio di oltre 150.000 euro annui.
3) Nelle
intenzioni richiamate finora, l’amministrazione taglia ovunque ritenga
possibile o praticabile, ma stranamente non tocca i servizi del CIDIU. Eppure i
soldi dei cittadini non sono sempre spesi in modo ineccepibile, basti pensare
all’impianto di compostaggio dell’umido chiuso da tempo, ai TIR che portano il
prodotto della differenziata in Veneto per la trasformazione in compost, alle
spese folli per trasformare dipendenti in precari al soldo delle agenzie
interinali. Allora, signor sindaco, perché non assegnare al CIDIU (e prevederlo nel documento di Bilancio) l’obiettivo di realizzare un risparmio del
10% a servizi e prestazioni invariate? In questo caso il risparmio non
sarebbe immediatamente riscontrabile nel Bilancio del comune, ma direttamente
nelle tasche (e nelle bollette) dei cittadini. Non hanno diritto anche loro a
vedere l’efficacia della buona amministrazione, quella che riduce le spese
senza tagliare i servizi?
Queste tre proposte sono praticabili, fattibili e non mi
pare che cozzino contro alcun dettato di legge. Basta la “volontà politica”.
Già che ci siamo, mi permetto qualche ulteriore
considerazione:
a) Chi contesta la volontà di privatizzare
l’ultimo nido comunale rimasto non lo fa solo per comodo personale o per desiderio
di conservazione. Neanche è un nemico delle cooperative o un fautore del
“pubblico a tutti i costi”. E’ che, signor sindaco, ci sono dei servizi che
debbono essere terreno e palestra di sperimentazione e di innovazione (così è
andato avanti questo paese negli anni prima di questo ventennio sciagurato).
Per questo debbono essere pubblici e
gestiti dal pubblico e il nido è uno di questi. La flessibilità
richiesta dal mondo del lavoro richiede servizi sempre più adattivi e originali
nel coniugare proposta educativa e necessità di badanza. Compito dell’ente
pubblico è utilizzare le istituzioni che ha faticosamente costruito per
sperimentare, per offrire servizi sempre nuovi, perché prodotti
dall’interazione fra il sentire della politica e i bisogni dei cittadini.
b) La sofferenza degli allievi della scuole
medie continua, nonostante i proclami suoi e degli assessori. Davvero per
voi gli anni di ritardo nella
costruzione dell’Europa Unita, le “varianti spaziali”che avete adottato sono
solo un problema di rapporti fra il comune e la ditta? Siamo di nuovo fermi: vi
rendete conto che ci sono in città cittadini che “provvisoriamente” non hanno
mai potuto frequentare la scuola a cui si erano iscritti?
c) Da quattro mesi il teatro è chiuso, la
stagione teatrale va avanti lo stesso con soluzioni di fortuna (il pubblico è
eroico a stare ore seduto sulle panchette, dopo aver fatto tutta la fatica che
ci vuole a trovare il luogo della rappresentazione). Cosa aspettate a
provvedere? Il danno non è solo a Viartisti, ma a tutta la città, ben nota in
giro anche per questo teatro di eccellenza su cui lei, signor sindaco, si
permette irridere sui social, comparandone gli spettatori con l’altrettanto
eccellente circo (panem et circenses!). Meno male che qualche cittadino più illuminato
gliel’ha fatto presente: il primo cittadino, invece di cercare di mettere una
contro l’altra due importanti istituzioni cittadine (circo e teatro) dovrebbe
semmai favorirne la cooperazione e le sinergie, innanzitutto delegando un
assessore all’altezza.
Sempre disponibile al confronto e preoccupato nel vedere un
sindaco sempre su facebook e poco sulla città in carne e ossa, desolatamente
solo nell’affrontare questioni complesse per le quali ha nominato e delegato
assessori che, evidentemente, non se ne occupano abbastanza, confido che anche
queste semplici misure per liberare risorse economiche possano trovare spazio
nel suo Bilancio di previsione 2015. Confido altresì che per dare soluzione ai
problemi che richiamavo, lei vorrà utilizzare la disponibilità di tanti che non
sono felici nel vedere l’incuria, la disattenzione e il degrado impadronirsi
della nostra città.
Se, come in passato, manterrà la sua attitudine alla prove
muscolari, non ci resterà che prenderne definitivamente atto, rimandando alla
città i risultati di questo modo di amministrarla. Mille cordialità.
Grugliasco, 2 marzo 2015
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Puoi scaricare la lettera integrale qui. Raccoglierà le indicazioni? Sarà capace di sacrificare anche un po' dei costi della politica per far quadrare un Bilancio a favore dei cittadini? A breve sapremo.
Mariano Turigliatto