Voto o non voto......VOTO
Manca una settimana e
francamente sto cominciando ad avere l'ansia da prestazione.
Si, perchè a distanza di una settimana, ho ancora tante incertezze e poce certezze.
Le uniche cose che ho deciso sono che andrò a votare e chi non dovrò votare.
Da vent'anni a questa parte, mai come ora il voto alle elezioni politiche, a mio giudizio, è mai stato cosi importante.
Sicuramente non ho più voglia di votare il meno peggio, anche perchè tutte le volte che l'ho fatto è risultato peggio del peggio che avrei potuto votare.
Ora basta, vorrei fare una scelta oculata. Ecco da cosa nasce l'ansia da prestazione.
In effetti, siamo noi che li votiamo, siamo noi che li appludiamo, siamo noi che diamo le mazzette a loro, siamo noi che permettiamo a loro di non lavorare e fare politica.
Qualcuno in campagna elettorale dice anche, 'li mandiamo a casa'. Si, ma a casa di chi. Io non li voglio.
Ne ho già abbastanza dei politici di casa mia che rispecchiano, nel piccolo, quello che fanno i grandi.
Solo che i piccoli rimangono piccoli, pur comportandosi da grandi.
Questi politici non si meritano questo.
Si, perchè a distanza di una settimana, ho ancora tante incertezze e poce certezze.
Le uniche cose che ho deciso sono che andrò a votare e chi non dovrò votare.
Da vent'anni a questa parte, mai come ora il voto alle elezioni politiche, a mio giudizio, è mai stato cosi importante.
Sicuramente non ho più voglia di votare il meno peggio, anche perchè tutte le volte che l'ho fatto è risultato peggio del peggio che avrei potuto votare.
Ora basta, vorrei fare una scelta oculata. Ecco da cosa nasce l'ansia da prestazione.
Questa settimana siamo stati
martellati dal festival della canzone italiana (chi l'ha ha poi detto
che la canzone italiana è rappresentata da Sanremo).
Premetto che volutamente non
ho visto niente, ma ieri sera, deluso sportivamente e facendo
zapping, mi sono trovato a sentire il monologo di Claudio Bisio ( guarda il video ) sul palco di Sanremo.
Meglio i comici-politici che
i politici-comici.
Il monologo non era
politico, altrimenti la claque berlusconiana l'avrebbe fischiato come
Crozza (cosi ho letto sui giornali), ma in sostanza mi ha fatto
riflettere.
In pratica ha detto che i
mandanti di questa politica siamo noi.In effetti, siamo noi che li votiamo, siamo noi che li appludiamo, siamo noi che diamo le mazzette a loro, siamo noi che permettiamo a loro di non lavorare e fare politica.
Qualcuno in campagna elettorale dice anche, 'li mandiamo a casa'. Si, ma a casa di chi. Io non li voglio.
Ne ho già abbastanza dei politici di casa mia che rispecchiano, nel piccolo, quello che fanno i grandi.
Solo che i piccoli rimangono piccoli, pur comportandosi da grandi.
C'è ancora una settimana
per riflettere. Andrò sicuramente a votare e qualche decisione la
prenderò.
Si può votare il meglio
(ammesso che esista).
Si può votare il meno
peggio (ammesso che esista).
Si può votare il populista
(e questi sono tanti)
Si può votare scheda bianca
(ne carne ne pesce, non consigliato)
Si può votare annullando la
scheda (una forma di protesta che non ha senso)
Si può votare dichiarando
al presidente di seggio di mettere a verbale che non sono
rappresentato da nessuno (Art. 104 comma5 della legge elettorale)
Non capisco chi non vuole
andare a votare con tutte queste opzioni.
Nel mondo ci sono
popolazioni che s'ammazzano per avere il diritto di voto.Questi politici non si meritano questo.
Domenica 24 febbraio, andrò
a votare, non so cosa, ma andrò a votare.
Ollipup Onil
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