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Le figure di m***a dei politici grugliaschesi escono dalla cinta daziaria: per fortuna l'acqua è salva

I giornali di stamane (qui La Stampa) danno conto dell'ennesima prodezza dei nostri due ex sindaci Mazzù e Montà, per tutti semplicemente M&M. Hanno fatto una splendida figura di m***a, la fanno fare alla nostra città e, per buon peso anche al loro sodale, il sindaco di Torino, Lorusso (qui Lo Spiffero).

Di Montà ricordiamo le infinite vicende che hanno contrassegnato i suoi dieci anni di mandato a Grugliasco: dalle tasse "dimenticate" fino all'ultimo regalo che ha lasciato alla città prima di togliere il disturbo: 760mila euro di denaro pubblico erogato ingiustificatamente, come sancito dalla Corte dei Conti. Adesso è disoccupato e senza cariche politiche, la qual cosa per lui è lo stesso concetto. A meno che non si dia anche lui al cosiddetto "marketing territoriale" su incarico di comuni "amici".

Di Mazzù c'è poco da dire, è uomo dalle mille risorse e qualità, tanto che ha più cariche lui che la Santanché: coordinatore della Casa della Salute, che ha preso il posto di una parte del Poliambulatorio, Presidente del CIDIU (si intende di spazzatura) e segretario metropolitano del PD. Versatile, da conoscere e da apprezzare per come gestisce tutto questo con competenza, in armonia, rispetto degli interlocutori e serenità.

Come tutti i comuni della Provincia di Torino, anche Grugliasco fa parte di SMAT (la società Metropolitana delle Acque). Non partecipa direttamente, ma attraverso il CIDIU: come tutti i comuni che fanno parte del Consorzio, anche la nostra città ha conferito lì le sue quote di partecipazione. Che vengono gestite da chi? Ma da lui, il Mazzù, che del CIDIU è anche il presidente. 

Si avvicina la scadenza del vecchio CdA di SMAT, bisogna eleggerne uno nuovo e la carica di presidente fa gola a molti, tanto più che quello uscente, l'ing. Romano è lì da quando esiste la Società e ha ormai ottant'anni. Cominciano la trame, parte la convocazione dell'assemblea dei soci (oltre al CIDIU il principale azionista è il Comune di Torino), bisogna formalizzare le proposte, presentare le liste. Vuoi che il PD non ci si metta in mezzo e pure per bocca del suo segretario metropolitano Mazzù? Come sa bene chi lo conosce da tempo, il Mazzù non ha grande attitudine all'impegno personale, preferisce trovare qualche schiavetto/a che faccia il lavoro per lui, che così può atteggiarsi a novello Richelieu. 

Disfarsi di Romano e mettere al suo posto l'amico e successore "a spasso" richiede una strategia, un bel lavorare e anche qualche relazione intessuta sulla base di un comune progetto. Tutta roba sconosciuta al segretario. Così, complice il sindaco di Torino, un altro fine stratega, non riescono a presentare la proposta nei tempi giusti. Chiedono che l'assemblea prevista per il pomeriggio del 29 giugno venga rinviata di una settimana, così da avere il tempo di preparare il pacchetto per cacciare l'ing. Romano. I soci, però, si presentano lo stesso e, a maggioranza, prima bocciano la proposta di rinvio e poi rieleggono il presidente uscente con tanto di ringraziamento per la gestione trasparente, corretta, economica e redditizia perché macina utili per i comuni.

Il segretario metropolitano del PD torna a casa con le pive nel sacco, l'aspirante presidente deve andare a battere cassa altrove. L'acqua è salva.

Mariano Turigliatto

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