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Europa Unita: venduta!

Il 16 maggio scorso il Consiglio comunale ha ratificato la Delibera con cui sindaco e giunta, nel novembre scorso, avevano deciso di vendere la Scuola Europa Unita (leggi). Ma come - diranno i pochi grugliaschesi ancora interessati a come si gestiscono i soldi pubblici -, avete appena costruito una scuola sotto-misura, l'avete aperta con grande spolvero per la campagna elettorale dell'anno scorso dopo otto anni di chiusura, avete confezionato un appalto milionario a cui ha partecipato una sola ditta, l'avete mischiato con il rifacimento della piazza (fumandovi i soldi che erano destinati allo scopo), avete prodotto ben 5 varianti alcune con decisi aumenti, fino a farla costare all'incirca 6 milioni di euro... e adesso la vendete?
Negli anni passati abbiamo visto questi campioni vendere la Pascoli (ora vi sorge un delizioso condominio), poi la Don Milani (giace ancora abbandonata), la Ungaretti (non ancora venduta, ma già promessa), tutte scuole di cui l'amministrazione ha inteso/intende liberarsi trasferendo altrove i corsi e gli allievi. In questa foga hanno mandato via un corso universitario (e si sciacquano la bocca con l'Università, guardare cosa è successo per davvero), deportato allievi della materna al secondo piano di un edificio sommariamente adattato, privato per otto anni il centro cittadino di una scuola media. Ma la vendita di una scuola appena rimessa in funzione, questa ci mancava.
Tutto comincia con una legge del Governo PD/FI, la n. 190 del 23 dicembre 2014, che tratta dell'INAIL e, in particolare della gestione del suo ingente patrimonio. Fra l'altro, prevede che, con il patrimonio di questo Istituto - che dovrebbe investire i danari (tanti) che ha  in prevenzione e sicurezza del lavoro - si possono anche acquistare/costruire immobili di particolare pregio, per qualità o scopo, scuole comprese. Il Comune di Grugliasco decide di presentare domanda per l'Europa Unita, allora già in fase di avanzata costruzione e con il cantiere bloccato in attesa dell'ennesima variante che ne alzava il costo. Due anni dopo l'operazione si perfeziona: il Comune fa periziare l'immobile finalmente concluso, il valore viene stabilito in circa 5,2 milioni di euro (ben meno della spesa totale realizzata solo un anno prima), l'INAIL se lo compra a quel prezzo per riaffittarlo al Comune stesso, così ci tiene dentro la scuola. Canone 140 mila euro l'anno per 36 anni (18+18) e manutenzione straordinaria a carico del Comune, non risolta agli atti un piano dei costi stimati, anche se lo sanno tutti che nei primi anni la manutenzione incide poco, anche se all'Europa Unita già oggi non è uno scherzo. Nei successivi aumenta decisamente, ma non è dato conoscere di quanto e perché il Comune ha scelto di tenersi quest'onere e non ha fornito dati di stima.
Risultato: il Comune incassa adesso 5,2 milioni di euro che spenderà come sanno fare Montà e soci. Per i prossimi 36 anni sul bilancio del Comune peserà un debito ulteriore di 140 mila euro all'anno. Fra 36 anni il Comune, cioè noi e i nostri figli, avrà in mano un pugno di mosche, si sarà fumata l'eredità. Un po' come una famiglia che, per andare in vacanza o per comprarsi l'ultimo modello di auto,  vende l'alloggio a una finanziaria in cambio di un contratto d'affitto così oneroso che al termine non le resterà nulla. Chi ha voglia si faccia due conti: scoprirà che, trascorsi 36 anni, finirà esattamente così (i dati li trovate qui).
La cosa peggiore è che il sindaco si vanta di aver ridotto l'indebitamento del Comune, infatti scendono i mutui e salgono i canoni, utilizzando il renzimetodo che è quello di chiamare in altro modo la stessa cosa pensando che gli interlocutori siano tutti scemi. I consiglieri della sua maggioranza lo incoraggiano in questo, a volte confermando i peggiori sospetti.
Quanto alla destinazione degli oltre 5 milioni di euro di incasso, frasi generiche: interventi sulle altre scuole (non ben precisati né prezzati), appunto riduzione del debito senza dire quale e come, insomma il solito trionfo di fuffa che tanto piace ai concittadini di Montà.
Una nota di colore: ratifica della delibera di vendita della scuola è stata votata - oltre che dal PD, dalla Lampadina (la lista che non è della parrocchia) e dagli amici del presidente del Consiglio - ha  a sorpresa anche dalla Lega. Quando sentono parlare di disfarsi delle scuole, sedi di istruzione e educazione, non li trattiene nessuno: pollice verso! 
E allora, cari concittadini, chiedetevi di chi sono le scuole nel paese modello del liberismo e del capitalismo, gli USA. O di chi sono in Germania, in Francia e così via. Chiedetevi, se vi va, come mai l'Italia è il paese d'Europa col maggior numero di incidenti sul lavoro, ma anche quello il cui istituto di prevenzione e sorveglianza ha un patrimonio così grande da fare da banca per amministrazioni sconsiderate.
Terry McIver

PS Secondo i valenti amministratori cittadini l'INAIL verserà 40 mila euro circa di IMU all'anno per l'immobile di sua proprietà. Scommettiamo che....?
 

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