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Processo Mazzù: il PM chiede la condanna

La notte del 6 settembre 2011 crollò una parte del controsoffitto della Nave nel complesso "Le Serre" di Grugliasco. I lavori di rifacimento erano conclusi da poco, dunque la negligenza era da imputare alle ditte che avevano eseguito (evidentemente male) le opere. Fin qui, tutti chiaro e  liscio, soprattutto perché il crollo del controsoffitto era avvenuto a edificio vuoto. Nessuna vittima, danni considerevoli, ma coperti da garanzia. Solo che...
Il sindaco e il dirigente comunale preposto ai lavori "dimenticarono" di denunciare l'incidente occorso in un locale pubblico - come prevede la legge. Come sia andata lo leggeremo nella sentenza, ma solo 9 giorni dopo, quando un giornale locale diede la notizia, gli agenti della Polizia Municipale (fra l'altro di loro iniziativa, pare) mandarono la comunicazione di legge. Di qui l'indagine e il rinvio a giudizio per omessa denuncia di Mazzù, del dirigente comunale competente e dei tecnici coinvolti a vario titolo nei lavori eseguiti così malamente.
Le ragioni del comportamento di Mazzù non sono note, ma si avvicinava la campagna elettorale del 2012 e aveva appena finito di vantarsi sui giornali della solidità delle opere realizzati nel suo decennio da sindaco. Forse un sussulto di vergogna...
Di ieri la notizia (leggi): il processo a carico di Mazzù e altri tenici - alcuni del Comune, altri delle ditte che hanno eseguito i lavori - è giunto alla battute finali. Il PM ha chiesto il proscioglimento per sei imputati e la condanna per altri 6. Fra questi l'allora sindaco Mazzù, la dirigente comunale e i tenici delle ditte incaricate dei lavori.
Così Grugliasco rischia di avere il primo sindaco (ex) condannato per omessa denuncia. Può stare tranquillo, l'Amministrazione si è costituita chiedendo i danni alle ditte, a lui no.
Mariano Turigliatto