Il sindaco zoppo e il Consiglio che non c'è
Mercoledì 20 la seduta del Consiglio comunale è andata
deserta per mancanza del numero legale (leggi il racconto di Proietti). In
pratica mancavano i consiglieri necessari per cominciare la seduta; mancavano
quelli di maggioranza, quelli di opposizione attendevano che arrivassero per
darsi presenti. Dunque, seduta saltata e delibere rinviate a momenti migliori. Sindaco,
violaceo e minaccioso, che riunisce gli assessori nel corridoio e non risponde
all’appello della presidente del Consiglio, preferendo risultare assente e
lasciando ai suoi la figuraccia del mancato numero legale.
Di cosa si è trattato?
Incidente di percorso - succede che le persone abbiano da fare e non possano essere presenti, specie se non
fanno politica per mestiere. Il sottoscritto, ad esempio, era lontano per
impegni di lavoro-, oppure volontà deliberata da parte di alcuni consiglieri
della maggioranza grugliaschese di segnalare qualcosa, ad esempio un disagio,
un imbarazzo, una dissociazione?
Naturalmente le interpretazioni si sono subito tutte buttate
sulle critiche da bar ad uso e consumo di quelli che non cercano di capire, di
farsi un’idea loro, perché hanno appaltato il cervello ad altri o perché è
troppa fatica: consiglieri fannulloni, cospirazioni, manovre poco chiare, trame
assassine e via con le dietrologie. Al coretto, per la verità assai esiguo, si
sono poi aggiunti i tanti che hanno qualcosa da nascondere o di cui
vergognarsi. Ma questa è un’altra storia.
Non sappiamo quale sia la spiegazione – certamente non siamo
noi a coltivare relazioni e contatti tali da permetterci di parlare per altri
-, ma non bisogna certo essere degli indovini per intuire le ragioni di questa
agitazione e di queste manifestazioni di timida presa di distanza dalla maggioranza
e dal sindaco che la guida. Per questo proviamo a elencarle qui, giusto per proporre
qualche spunto di riflessione e di chiarimento sulla situazione politica cittadina
che è in crisi non da oggi.
1 ) Montà è zoppo, i suoi ex sostenitori non sono più sicuri che
sia il candidato giusto per le prossime elezioni amministrative. La brutta
storia della spazzatura non pagata e delle balle con cui ha infiocchettato i
balbettii di spiegazione ha segnato profondamente la città: sono pochi i cittadini
che non lo sanno e che non dubitano della bontà di un sindaco così inaffidabile
e bugiardo, palesemente ricattabile e non molto equilibrato. I consiglieri
girano per la città, sentono e sanno quanto potrà essere dura una campagna
elettorale con un candidato sindaco zoppo. Di qui la presa di distanza.
2) L’amministrazione Montà arriva alla fine del mandato senza
aver concluso nulla: Università al palo, inceneritore sbuffante, scuole
fatiscenti, strade non da meno, cantieri fermi o mai aperti, stangate fiscali
rinviate all’anno prossimo, ma pronte ad abbattersi sui cittadini ignari, costose
varianti a go go per completare una scuola chiusa per restauri 8 anni fa con l’impegno
che due anni dopo sarebbe stata riaperta. E molto altro ancora. Non è solo l’opposizione a denunciare
questo sfascio, adesso cominciano ad accorgersene anche i fedelissimi di Montà.
Di qui la presa di distanza.
3) Montà ha vinto le scorse elezioni facendo molte promesse,
eccitando clientele e interessi considerevoli. A parte quelle di piccolo
cabotaggio, anch’esse realizzate peraltro in misura molto minore del promesso,
Montà e i suoi non hanno soddisfatto nemmeno le promesse ai supporters più “vicini”.
Figuriamoci quelle ai consiglieri “peones”, blanditi con rinvii e minacce ogni
volta che hanno provato ad alzare la testa. Di qui la presa di distanza.
4) Montà incontra, negozia, assume impegni nei confronti degli
operatori economici e dei portatori di interessi privati (legittimi), presentando
ai suoi consiglieri il pacchetto concluso, a volte neanche troppo spiegato. Questi
debbono votare quasi a scatola chiusa e potrebbero essersi stufati. Forse è
proprio questo il caso del consiglio andato deserto: una variante al Piano
Regolatore che sembra scritta non da un cuoco, che allestisce il pasto con gli
ingredienti che ha a disposizione, ma un cameriere dopo che ha preso le
ordinazioni dai clienti. Da qui la presa di distanza.
Giovedì 28 sera, nuova convocazione. Forse sapremo allora
come stanno le cose, magari sapremo anche qualche notizia in più circa il licenziamento dell'assessore Del Bianco, forse non lo sapremo mai. Grugliasco merita davvero un
sindaco e un governo così?
Mariano Turigliatto