Mazzù rinviato a giudizio: perché e per cosa?
Sabato scorso la notizia su "La Stampa", finalmente comprensibile perché scritta da un giornalista normale (leggi qua). L'ex sindaco è stato rinviato a giudizio nell'ambito di un procedimento volto ad accertare le responsabilità di tecnici e politici nell'episodio del crollo del controsoffitto della Nave, l'ampio spazio espositivo collocato all'interno delle Serre.
E' il 6 settembre del 2011 quando trecento metri di controsoffitto, posato da pochi mesi, si staccano a precipitano al suolo. Per fortuna in quel momento non c'è nessuno e, quindi, tutti possono tirare un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo. Qualche tempo prima il sindaco Mazzù, allora in carica, si era vantato proprio della solidità delle costruzioni realizzate durante i suo mandato e deve essere per quello che, invece che seguire l'iter previsto dalle leggi, preferì non denunciare alla magistratura l'incidente. La denuncia venne poi fatta una settimana dopo dagli addetti alla sicurezza della Polizia Municipale che, sentiti i carabinieri ignari anche loro, pensarono bene di segnalare tardivamente quanto era accaduto.
Partono le indagini per accertare le responsabilità nell'esecuzione (e certificazione dei lavori) e per capire come sia stato possibile che nessuno si sia preso la briga di segnalare alla procura un incidente di questa gravità: ecco che si scopre che il Mazzù aveva così disposto. per la verità, come sua abitudine ha anche cercato di scaricare su altri la responsabilità dell'omessa denuncia, ma la cosa non ha funzionato bene. Noi abbiamo presentato interrogazioni e segnalazioni, che pensavamo fossero cadute nel nulla (leggi).
Adesso il Mazzù si difende sostenendo che aspettava l'esito delle perizie. Sarebbe come se, a seguito di un sinistro automobilistico, per fare la denuncia all''assicurazione si attendesse la perizia del carrozziere...
Si stava avvicinando al campagna elettorale e il sindaco, piccino, cercava di gettare la polvere sotto al tappeto per agevolare l'elezione dell' allora assessore alle Serre, Roberto Montà. Quello che - prima da assessore, poi da sindaco - ha dimenticato per cinque anni di pagare la spazzatura. Mazzù ora si occupa di case popolari, infatti l'unico edificio in costruzione in città (via Baracca) è fermo da anni.
Sarà interessante vedere il seguito di questa storietta, che la dice più lunga di tanti scandali della qualità umana a culturale dei nostri amministratori. Specialmente di quelli a cui la città vuole molto bene.
Mariano Turigliatto
E' il 6 settembre del 2011 quando trecento metri di controsoffitto, posato da pochi mesi, si staccano a precipitano al suolo. Per fortuna in quel momento non c'è nessuno e, quindi, tutti possono tirare un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo. Qualche tempo prima il sindaco Mazzù, allora in carica, si era vantato proprio della solidità delle costruzioni realizzate durante i suo mandato e deve essere per quello che, invece che seguire l'iter previsto dalle leggi, preferì non denunciare alla magistratura l'incidente. La denuncia venne poi fatta una settimana dopo dagli addetti alla sicurezza della Polizia Municipale che, sentiti i carabinieri ignari anche loro, pensarono bene di segnalare tardivamente quanto era accaduto.
Partono le indagini per accertare le responsabilità nell'esecuzione (e certificazione dei lavori) e per capire come sia stato possibile che nessuno si sia preso la briga di segnalare alla procura un incidente di questa gravità: ecco che si scopre che il Mazzù aveva così disposto. per la verità, come sua abitudine ha anche cercato di scaricare su altri la responsabilità dell'omessa denuncia, ma la cosa non ha funzionato bene. Noi abbiamo presentato interrogazioni e segnalazioni, che pensavamo fossero cadute nel nulla (leggi).
Adesso il Mazzù si difende sostenendo che aspettava l'esito delle perizie. Sarebbe come se, a seguito di un sinistro automobilistico, per fare la denuncia all''assicurazione si attendesse la perizia del carrozziere...
Si stava avvicinando al campagna elettorale e il sindaco, piccino, cercava di gettare la polvere sotto al tappeto per agevolare l'elezione dell' allora assessore alle Serre, Roberto Montà. Quello che - prima da assessore, poi da sindaco - ha dimenticato per cinque anni di pagare la spazzatura. Mazzù ora si occupa di case popolari, infatti l'unico edificio in costruzione in città (via Baracca) è fermo da anni.
Sarà interessante vedere il seguito di questa storietta, che la dice più lunga di tanti scandali della qualità umana a culturale dei nostri amministratori. Specialmente di quelli a cui la città vuole molto bene.
Mariano Turigliatto