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RENZI & BERSANI

se non "qualcosa di sinistra" dite almeno qualcosa sull'Ilva.

di Oliviero Beha - 28 Novembre 2012 - Tratto da www.cadoinpiedi.it

 

Prima eventualmente di votarvi, fateci sapere come la pensate. Dite qualcosa sull'Ilva, insomma, ne abbiamo tanto, troppo bisogno. Il resto, temo, sono quasi solo chiacchiere e distintivo.

Sì, va bene, anzi benissimo. Tre milioni o di più a votare per le primarie, con relativo finanziamento incorporato da 2 euro in su che si aggiunge agli evidentemente miseri "rimborsi elettorali" che si levano dalle tasche sempre noi, i cittadini. Sì, va bene comunque, la democrazia non si misura a denaro specie in una fase in cui viene comprata, venduta, spacciata...Sì, va bene, il "popolo della sinistra "(anche quello del centro-sinistra?) si ritrova nelle strade e nelle piazze, nelle sezioni e nei gazebo, per dire "ci sono" in barba a quella che truffaldinamente viene definita "anti-politica" (trovate qui miriadi di articoli contro tale definizione che andrebbe mutata casomai in "anti-comitati d'affari"). Va bene tutto insomma, ma l'Ilva? Scoppia la realtà e con essa deve fare i conti la politica se non è soltanto la riedizione cosmetizzata della solita politica politicante ed esercente.

Diceva nel secolo scorso il sempiterno e oggi appena un po' offuscato Nanni Moretti, nel suo film "Aprile", a D'Alema: "Dì qualcosa di sinistra....". Mettiamo allora che adesso non ci sia niente da dire di sinistra o che nessuno lo voglia dire. Ma almeno sull'Ilva di Taranto, ormai praticamente chiusa con sette arresti sul groppone per chi ha continuato a tentare di nascondere l'inquinamento, qualcosa ci sarà da dire oppure no? Che cosa c'entra Vendola, governatore delle Puglie? Lo vogliamo sapere chiaramente, meglio se in un programma tv a reti unificate... dopo tanto battage per le primarie.

E che ne pensano Bersani e Renzi? Che farebbero di quella maldetta fabbrica che adesso oltre alla salute toglie occupazione? Che farebbero ora? Che farebbero se fossero al governo del Paese? Ambiente e salite, occupazione e politica industriale: magari vale la pena di parlarne, oppure no? Si ciancia tanto di differenze tra i due, e soprattutto per Renzi, il"nuovo", di politiche leaderiste affidate alla persona. Benissimo (cioè almeno per me malissimo, ma non conto): vediamole alla luce dell'Ilva che brucia, queste differenze, così almeno potremo anche capire che idea hanno per il Paese, quali priorità, quali scale di valori, dunque quale visione del mondo eccetera eccetera.

Non c'è naturalmente in ballo solo l'Ilva, gli operai, le famiglie, una zona inquinata e tumorale tanto da terrorizzare: già basterebbe, per carità. C'è tutto un presente e un futuro, immediato e anteriore, che la questione Ilva mette in discussione. Hai voglia a parlare di questo in una tv che troppo spesso ignora e confonde!

Per di più con una nota a margine, un asterisco politico, sociale, economico, ambientale e quindi "culturale" nel suo significato più ampio, di cognizione della vita individuale e collettiva: vorremmo sapere che cosa questa classe dirigente ha fatto mentre la questione Ilva marciva sempre più rapidamente. Bersani in questo ha più anni, più biografia, piùesperienza, dunque più responsabilità. Renzi meno, ma se è il "nuovo" ci dica come si rapporta all'Ilva, e come vi si rapportava da presidente della Provincia di Firenze, poi da sindaco, quindi da "rottamatore".

Prima eventualmente di votarvi, o anche solo per sapere "di che morte si deve morire", detto toscano tremendo se avvicinato all'Ilva, fateci sapere come la pensate. Dite qualcosa sull'Ilva, insomma, ne abbiamo tanto, troppo bisogno. Il resto, temo, sono quasi solo chiacchiere e distintivo.
 
 

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