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Interpellanze e dintorni. Quinta puntata


di Dida Neirotti e Mariano Turigliatto

Borgata Lesna: dopo un anno e mezzo si ricomincia da capo.
Nel febbraio del 2007 il Consiglio Comunale aveva approvato una variante al Piano Regolatore che trasformava parte dell’area Pininfarina (la porzione davanti alle Gru) da industriale in residenziale e commerciale. In altre parole, un’area che era destinata alla produzione, ormai abbandonata da tempo, trovava un nuovo utilizzo: case e un centro commerciale. La variante è poi stata inviata alla Regione Piemonte che ha formulato delle osservazioni e delle richieste di modifica al Comune di Grugliasco. La prima contestazione si riferiva alla necessità di rispettare le prescrizioni della legge regionale sul commercio che imporrebbe di ridurre le superfici commerciali previste. La seconda consiste nella richiesta di un arretramento degli edifici previsti sul fronte di via Crea (proprio davanti alle Gru), dato che è prevista proprio lì la costruzione di c.so Marche e della linea della TAV, entrambe in sotterranea. Ovviamente non si può permettere che si costruiscano degli edifici se già si sa che dovranno essere abbattuti per fare posto a queste opere.
La Regione ha proposto queste osservazioni a più riprese agli amministratori comunali che invece hanno lasciato colpevolmente passare il tempo (ben nove mesi, il massimo previsto dalla legge) piuttosto che impegnarsi a risolvere il problema.

Risultato: esauriti i termini di legge, la Regione ha rinviato al comune la variante imponendone la revisione. Dopo oltre un anno di attesa si ricomincia daccapo, come se nulla fosse mai avvenuto. Fra qualche mese – ha sostenuto di recente in consiglio comunale, rispondendo ad un’interpellanza di Grugliasco Democratica il vicesindaco Montiglio – tornerà all’attenzione dei consiglieri una nuova proposta. Una volta approvata, tornerà in Regione e… via daccapo.

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