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Quando spiegare è difficile

di Italo Bellotti
agente della Polizia Municipale di Grugliasco,
coordinatore delle Rappresentanze Sindacali Unitarie del Comune,
Delegato per la PM e dirigente della CGIL

A seguito dell’ennesimo intervento del Sindaco di Grugliasco (questa volta addirittura televisivo..) in totale assenza di contraddittorio, mi sono state chieste informazioni in merito alla questione relativa al tanto chiacchierato servizio di vigilanza serale/notturna, affidato dall’Amministrazione di Grugliasco ad una società privata. Ne approfitto per ringraziare GD per darmi l’opportunità di ricostruire l’annosa vicenda, senza le censure abitualmente operate dalla stampa finora intervenuta.
Intanto, mi presento: sono Italo Bellotti, agente della polizia municipale di Grugliasco, coordinatore delle Rappresentanze Sindacali Unitarie del Comune, Delegato per la PM e dirigente della CGIL.
Per brevità, mi limiterò ad alcuni chiarimenti che mi sembrano utili per meglio comprendere la faccenda, ma consentitemi di premettere che la Polizia Municipale di Grugliasco presta già un servizio serale in occasione di manifestazioni calendarizzate annualmente, oltre ad un servizio di reperibilità nelle ore notturne e festive. Eventualmente, sono sempre disponibile per ulteriori approfondimenti. Veniamo alla vicenda:
1) i contratti di lavoro prevedono procedure specifiche per contrattare questo tipo di servizi. In questo caso non è mai stata avviata alcuna trattativa sindacale;
2) la legge sancisce una netta cesura tra il potere di indirizzo politico – in capo alla Giunta – e quello di attuazione dello stesso indirizzo – in capo alla dirigenza dell’ente – e vieta quindi al Sindaco di avviare personalmente trattative di questo genere, demandandole ai dirigenti. Non si capisce, quindi, perché il sindaco si sia imposto come interlocutore;
3) la PM di Grugliasco non ha mai opposto un "no" incondizionato, ma ha dato al comandante (che ha presentato il progetto durante una riunione di servizio) una risposta più articolata, la quale permetteva - tra l'altro - una minore spesa per l'ente. In quella sede, il comandante ha rifiutato la nostra proposta;
4) la proposta della PM, paradossalmente, era la stessa che il Sindaco - nelle sue esternazioni mediatiche - cita come propria!;
5) è importante sottolineare che, contrariamente a quanto affermato da Sindaco e comandante, la risposta è stata data dall'assemblea della PM con voto unanime, quindi dice una balla colossale chi mi attribuisce la paternità dell'atto, che mi sono limitato a trasmettere al comandante (e non al Sindaco, naturalmente);
6) in seguito, il Sindaco si è presentato al Comando tentando una trattativa diretta con i lavoratori, approfittando dell’assenza momentanea dei rappresentanti sindacali. In questa occasione, i lavoratori hanno preferito non pronunciarsi, rimandando il tutto – correttamente – ad un vero tavolo di negoziazione;
7) a questo punto il servizio, inspiegabilmente, è partito con grande risonanza mediatica, ma con l’accento posto più sul “rifiuto” dei lavoratori della PM che sulla fruibilità – ad esempio – da parte della cittadinanza;
8) la Questura e la Prefettura, con interventi successivi, hanno imposto diverse modifiche al servizio che, così com’era concepito, presentava profili di illegittimità. Il costo, però, è rimasto lo stesso;
9) ho ritenuto inutile commentare i successivi interventi a mezzo stampa e televisione, visto che si è scaduti negli attacchi personali. E’ una cultura che non mi appartiene.
Vi ringrazio per l’ospitalità.
Un saluto a tutti.

Italo

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