/>

Ultime notizie

Grugliasco non danza più: un altro colpo alle attività per bambini e ragazzi

La città è in ferie (chi se lo può permettere), dunque quale momento migliore per assestare uno di quei colpi bassi che ammazzano la voglia di essere cittadini di questo posto, con questi amministratori e - è il caso di dirlo - con questi elettori? Come un fulmine a ciel sereno, ieri un post annuncia la liquidazione dell'Associazione New Anteprima Danza, quasi trent'anni di attività,  a opera della sua presidente Rossella Ruggieri. Finito tutto: corsi di danza per bambini/e e ragazzi/e, scuola estiva e quant'altro. La ragione: la palestra della Media 66 Martiri deve essere chiusa perché non a norma con la normativa antisismica, dunque niente più attività motoria per gli allievi e niente più disponibilità all'utilizzo nelle ore non scolastiche.

Naturalmente l'amministrazione si è ben guardata dal costruire per tempo soluzioni alternative che salvaguardassero, insieme all'educazione motoria, anche l'attività extrascolastica, così importante per sviluppare cultura e socialità in una città sostanzialmente morta. A seguito del fiume di protesta e di richieste di chiarimento gli amministratori comunali scaricano le colpe, così la presidente è stata costretta a raccontare su fb come sono andate le cose attraverso le parole di una sua collaboratrice: "Scrivo a nome di Rossella Ruggieri LUNEDÌ 19 GIUGNO avviene la prima convocazione e sono presenti l’Assessore allo sport Lorenzoni, la Dott.ssa Scagliotti, che segue le Associazioni durante l’anno, e un altro Assessore di cui purtroppo non ricordo il ruolo. Il sindaco ci lascia per altri impegni. A questo tavolo mi viene data comunicazione della chiusura imminente del comparto palestre 66 Martiri. L’offerta sono quelle poche ore rimaste libere nelle palestre scolastiche, CIARI, Di NANNI, SALVO D’ACQUISTO, soprattutto in orari infelici, dalle h 20.30-22.30, in cui sarebbe stato impossibile proporre dei corsi a dei bambini. Per altre ore a disposizione si sarebbe forse cercato un accordo con l’associazione che le impegnava. Mi si chiede una risposta tempestiva perchè di lì a breve avrebbero dovuto procedere con l’assegnazione di questi spazi “non ancora impegnati”a chi ne avrebbe fatto richiesta. MERCOLEDÌ 28 GIUGNO chiedo io una riunione, sottolineando l’importanza della presenza del Sindaco (purtroppo, anche in questa occasione il Sindaco ha altri impegni più urgenti). In tale circostanza, alla luce dei fatti e delle proposte ricevute, preparo un comunicato, in cui evidenzio punti estremamente importanti, sfuggiti all’attenzione dell’amministrazione comunale. In primis, nella sala specchi della 66 Martiri, lavoriamo dal lunedì al venerdì, dalle h 16.45-21.45 (e quindi quelle poche ore proposte, di cui anche in orari improbabili, non avrebbero avuto alcun peso); Nella sala specchi, si svolgono quei corsi che necessitano degli specchi e dell’uso delle sbarre ( e quindi non avrei potuto dare seguito ai corsi di danza classica e di studio delle punte, oltre che ai corsi avanzati di danza moderna e contemporanea, in cui da sempre si affrontano delle lezioni molto complesse, e grazie anche all’uso degli specchi). Quindi, visti i presupposti e la mancanza di soluzioni reali non posso accettare questa “offerta”. Mi si RISPONDE che in Borgata Paradiso, all’interno della Levi, in un seminterrato, probabilmente c’è una sala che potrebbe fare al caso mio. Viene messo in dubbio lo stato del locale e la mancanza di areazione adeguata. Non mi esprimo e attendo comunque un loro riscontro. LUNEDÌ 17 LUGLIO, non avendo più ricevuto dei feedback, chiedo un colloquio, questa volta solo con Gaito, per comunicare le mie decisioni. MARTEDÌ 18 LUGLIO, durante il colloquio telefonico col sindaco comunico la mia volontà di chiudere l’Associazione, non essendoci più i presupposti per continuare un lavoro fatto bene e in modo dignitoso, come per gli anni precedenti. Il sindaco conferma la volontà di trovare una soluzione e mi si propone una sala all’interno di Città della Conciliazione: avrebbero messo a bilancio uno specchio e una sbarra mobile, sugli spogliatoi non ricordava se ci fosse l’agibilità, ma si sarebbe adattato un altro spazio. E come Amministrazione Comunale si sarebbero impegnati a mantenermi gli stessi affitti della sala specchi della 66 Martiri. Purtroppo però, in due pomeriggi mi sarei dovuta aggiustare diversamente, perché la struttura è già assegnata ad un’altra realtà del territorio e quindi questa sarebbe stata solo una soluzione provvisoria, in attesa di ricevere come sede futura il Perempruner. Mercoledì 19 luglio ho confermato la mia decisione a cessare le attività. Nei giorni a seguire mi sono impegnata con un’azienda, che da settembre mi darà un’opportunità lavorativa da ufficio. Purtroppo, come ho sempre ribadito nei vari incontri,è stato sbagliato Il TEMPO DELLA COMUNICAZIONE (il 24 marzo, a seguito dell’uscita dell’articolo sulla chiusura di tutto il complesso 66 Martiri, avevo subito contattato Montà, che in qualità di ex primo cittadino, poteva essere l’unico a conoscenza dei fatti. E mi garantisce che nulla sarebbe potuto accadere poiché non esistevano i fondi per supportare un simile progetto. Il giorno seguente anche il Dott. Cervia , dirigente del plesso, smentisce la notizia). In aprile però si procede con un’istanza di chiusura del comparto palestre ( perché si è aspettato così tanto per rendermene partecipe??) E poi: non avessi avuto alle spalle i 2 anni del Covid e il difficile 2021/22 della ripartenza, forse avrei avuto più slancio e spensieratezza nel gestire tutte queste precarietà e mi sarei anche presa del tempo per cercare una soluzione. Invece questi dovevano essere gli anni della ricostruzione e della solidità. La vita sana di un’associazione è fatta oltre che di tutte quelle attività a voi visibili, anche di un’attenta programmazione, pianificazione delle attività e delle spese, di assunzione di importanti impegni anche economici e, infine, di una preparazione delle lezioni e di tutto quello che consegue alla didattica. Capisco che per la maggio parte di voi tutto ciò risulterà incomprensibile e lo percepirete come una mia mancanza d volontà nel voler lottare, ma posso garantirvi che questa era l’ultima cosa che pensavo potesse accadere, dopo le prove più estreme già affrontate. Ringrazio tutti per il caloroso affetto e forte sostegno dimostrato anche in questa circostanza."

Dato che i fatti sono esposti con dovizia di particolari e con assunzione di responsabilità, ci tocca ancora una volta prendere atto delle chiacchiere con cui i politicanti locali coprono la loro incapacità e fanno morire la città. Sono gli stessi che a metà giugno si pavoneggiavano al saggio di fine anno degli/delle allievi/e dell'Associazione al Teatro Alfieri di Torino (naturalmente senza dire una parole di quello che avevano già deciso di far succedere). Non può finire qui, non può finire così.

Lou Ann


Nessun commento