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Manovre cittadine: allarme rosso!

Fra meno di un anno a Grugliasco si vota. Sono cominciate le grandi manovre e ciò che resta del PD locale tenta di fare quadrato intorno a Montà, un sindaco ormai zoppo e dedito ad affossarsi da solo giorno dopo giorno. Infatti, perfino fra i fedelissimi comincia a serpeggiare il dubbio: ma sarà ancora lui il candidato vincente - visto che già alle scorse elezioni le liste apparentate sono andate meglio di lui, e allora viaggiava col vento in poppa - oppure bisogna cambiare prima che sia troppo tardi?
In fondo Montà, a dispetto della relativamente giovane età, siede in giunta a Grugliasco dal 2000, dunque da sedici anni. Fassino dopo cinque l'hanno spedito all'opposizione. Montà non ha pagato la spazzatura per cinque anni e, beccato dall'opposizione, ha dato al colpa alla moglie e mentito alla città. E' stato sbugiardato e ancora continua... Non sarà che i grugliaschesi approfitteranno delle elezioni per sbarazzarsi di un personaggio di questa caratura? E via con domande di questo tenore, poste in modo sempre più affannato.
Tutto questo mentre Montà era già all'opera per creare liste civiche fasulle, decidere con la solita protervia chi dentro e chi fuori, blandire i riottosi, minacciare i resistenti, insultare gli oppositori.
Gli sbandamenti del suo partito sono confermati dalle sempre più numerose richieste di incontri (per carità, informali e di nascosto!) che alcuni giovanotti del suo "cestino magico" vanno chiedendo a rappresentanti dell'opposizione che fino a ieri (e anche oggi, via!) definiscono in pubblico come il "male assoluto". Sondano la disponibilità, nel caso di cambio del candidato da parte del PD, ad appoggiare ciascuno di loro, naturalmente ognuno contro gli altri. Fanno fatica a spiegare perché qualcuno dovrebbe appoggiarli, ma ci provano lo stesso. La poca esperienza in questo campo permette a chi scrive di assumere questo come indicatore dello sbandamento e delle crepe che cominciano a essere così vistose che ci si possono infilare le dita.
Come se non bastasse, ha rifatto al sua comparsa nel bel mondo della politica cittadina il "grande puffo", l'ex sindaco Mazzù. Dicono che si atteggi a paciere fra le varie anime del PD e a grande saggio, capace col suo mirabile carisma di rimettere insieme i cocci di una situazione sfilacciata e degenerata. Referenze? Per comporre dissidi interni al PD di Nichelino gli illuminati dirigenti torinesi di quel partito l'avevano nominato commissario laggiù. Risultato: a Nichelino il PD è finito per ben due volte all'opposizione, dove alberga tuttora, e i suoi compagni di partito ricordano con piacere il modo meraviglioso con cui ha svolto l'incarico. E' anche presidente dell'ATC, l'ente delle case popolari: l'unica in costruzione a Grugliasco è ferma da due anni! Dunque i grugliaschesi possono stare tranquilli, anche qui non farà mancare la sua saggezza, il suo carisma e la ricchezza di risultati positivi.
Più di tante parole, comunque, che la situazione sia allarmante lo testimonia anche un documento, a firma di una pattuglia di militanti storici del PD, dal titolo emblematico: GRUGLIASCO 2017: NON E’ PIU’ TEMPO DI CONTINUITA’. Raccontano di una città ferma,  divisa, di un'amministrazione assente e inefficace, rivendicano discontinuità. Dando così lo sfratto alla premiata ditta che gestisce, malamente, il potere a in una Grugliasco da troppo tempo senza politica e con poca speranza.
Ne vedremo delle belle.
Mariano Turigliatto