La stampella
Seduta del Consiglio comunale del 21 dicembre scorso: sindaco nervoso per via dell'interrogazione sulle sue morosità, pubblico insolitamente folto e non certo arrivato in sala ad augurare buon anno a lui e alla sua giunta, opposizione quasi al completo e curiosa di vedere se ci sarà il numero legale per cominciare l'adunanza. Si capisce subito che ben quattro consiglieri di maggioranza non saranno presenti e non per impregni inderogabili: probabilmente sono legittimamente imbarazzati a sostenere un sindaco "azzoppato" dai disinvolti comportamenti personali e dal battage giornalistico che ne ha messo in luce l'incapacità di affrontare simili emergenze. O c'è dell'altro, ma noi non lo sappiamo.
Il Consiglio comunale rischia di non cominciare più. Sarebbe un bello smacco per il sindaco e il PD, il suo partito, che non perde alcuna occasione per sbandierare l'autosufficienza e con tanta arroganza ribadire il "volere della maggioranza" (un buon resoconto della seduta lo trovate qui). L'opposizione attende di vedere come si metterà la cosa, quando... improvvisamente compare la stampella.
Il consigliere Lopedote - unico eletto del centrodestra grugliaschese - dà la sua presenza e consente a sindaco e PD di cominciare e svolgere i lavori di un Consiglio comunale che altrimenti non si sarebbe neanche riunito. Insomma, una edizione locale del Partito della Nazione: destra ed ex sinistra insieme a braccetto a spianare residui di democrazia che ancora avvelenano questo paese. Lo si sapeva già che il Lopedote era la stampella del Montà e dei suoi; prima di lui lo era stato il suo predecessore Vigna. Costui ( Alleanza Nazionale) si era dimesso da consigliere per andare a fare il portaborse presso l'assessore regionale ai Trasporti (del PD), lasciando giustappunto il posto alla stampella Lopedote che, ereditando la carica, ha ereditato anche la funzione di sostegno non detto al claudicante Montà. Quest'ultimo, d'altra, parte parrebbe che l'avesse già fatto sapere in una riunione di maggioranza che Lopedote era dei suoi, durante il Consiglio comunale la dimostrazione che il sindaco non racconta solo bugie.
Che brutte storie! Resta il fatto che la mancanza dei quattro assenti ha pesato come un macigno su tutta la serata, segno tangibile di un disagio ben riassunto dal capogruppo di Grugliasco Democratica, Carlo Proietti. A proposito delle vicende che coinvolgono il sindaco gli ha detto più o meno così: "Tutte le volte che dirai a un cittadino che non puoi accontentarlo perché non ci sono soldi, prova a pensare che cosa passerà nella sua mente, mentre ti saluterà con un sorriso ringraziandoti per l'attenzione". Questo problema, in piccolo, ce l'hanno anche i suoi fedeli. Durante il Consiglio, muti come pesci.
Mariano Turigliatto