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Abbattere scuole, costruire palazzi: il sindaco risponde

Dopo aver letto sui giornali dell'abbattimento della scuola Don Milani e dell'intenzione di spostarne gli alunni alla Di Nanni e all'Ungaretti, abbiamo interrogato l'amministrazione comunale per sapere - al di là delle "solite sparate" per compiacere il solito giornalista "da passeggio" - cosa ci fosse di vero e quali fossero i programmi in merito.
Ebbene, non c'è nulla di deciso. Tante belle parole, di quelle che il sindaco emette a fiumi  senza mai dire nulla; di sicuro la necessità di dare soluzione al problema della Don Milani (se ne sono accorti finalmente!), ma nulla di deciso (leggi).
Dato che abbiamo chiesto al sindaco (per scritto) di dirci in quali documenti erano contenuti i piani di riordino dei plessi scolastico, la risposta è che lo sapremo nel 2014! Finora il Comune non ha deliberato alcun piano di alienazione di immobili e proprietà riconducibili alla scuola, dunque quelle fatte fin qui sono chiacchiere.
Il Consiglio comunale in qualunque momento potrebbe decidere diversamente e, quando sarà comunque chiamato a farlo, sarà interessante vedere con quale coraggio i consiglieri della maggioranza decreteranno la fine della scuola materna, definitivamente deportata nelle aule rimaste vuote delle scuole elementari.
Renzi va in giro per scuole d'Italia a decantare il valore dell'educazione, a Grugliasco il sindaco (che non sa cosa voglia dire "lavorare") distrugge la scuola materna stipandone i bambini in locali pensati per altre funzioni, senza spiegare né come né quando  interverrà sulle strutture per dare ai nostri ragazzi una scuola all'altezza della sfida europea.
Stupisce che i genitori dei piccoli alunni siano così creduloni, asserviti e passivi: uno spaccato di questo paese che non cresce mai. 
Montà: anche questo ci chiede l'Europa, non solo i sacrifici che il tuo partito vota quotidianamente in parlamento!

Mariano Turigliatto

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