Fibra ottica e servizi telematici: a che punto siamo?
E' il 2013 quando il Comune di Grugliasco vince il contest (un modo strambo per chiamare una gara) di TIM, presentando un progetto che prevede - oltre alle solite idee - la messa a disposizione della rete di cavidotti dedicati che il Comune aveva realizzato negli anni precedenti con la posa della rete di teleriscaldamento. Che cosa si vinceva?
TIM aveva cominciato a posare la rete di cavi in fibra ottica, sostituendo progressivamente quelli delle telefonia classica, così di poter proporre ai clienti bande larghe e larghissime per portare nelle case di tutti servizi evoluti, come le tv digitali e le connessioni "pesanti". Aveva deciso di anticipare l'investimento in alcune aree più "sensibili" e infrastrutturate - dove cioè l'investimento non fosse eccessivamente appesantito da lavori di scavo e ripristino, -, così da servire alcuni comuni prima degli altri. Grugliasco faceva al caso suo.
Comune di Grugliasco e TIM sottoscrivono un accordo nel quale, fra le altre cose, il Comune avrebbe messo gratuitamente a disposizione i cavidotti (come da legge) e TIM si sarebbe impegnata a portare in tutte le case, le fabbriche e i negozi della città la benedetta fibra ottica antro al fine del 2015. Effettivamente TIM si mette al lavoro e, sforando un pochino nei tempi, arriva a coprire con questo servizio circa l'80% della città. Oggi dichiara di coprire l'88% dell'utenza grugliaschese.
E gli altri (parliamo del Borgo, di Via Olevano, ad esempio)? Vedendo che la gran parte della città veniva progressivamente raggiunta dei servizi di TIM e le loro zone no, hanno cominciato a tempestare i centralini di TIM e quelli del Comune. L'uno rimandava all'altro, certamente con una qualche ragione da parte degli uffici comunali. In fondo, lavori e i contratti sono della TIM che, dopo oltre un anno di fermo, scopra di avere un problema con un cavidotto interrotto nel cortile della 66 Martiri. La soluzione del problema richiede un giorno di lavoro per il ripristino!
Queste ed alte cose le abbiamo apprese direttamente dagli ingegneri della TIM nel corso di una riunione della Commissione Lavori Pubblici del 22 novembre 2016. Essi hanno anche assicurato che in pochi mesi, forse un paio, la questione verrà risolta e anche le zone oggi escluse potranno comprarsi il servizio "fibra". Vedremo...
Mariano Turigliatto
TIM aveva cominciato a posare la rete di cavi in fibra ottica, sostituendo progressivamente quelli delle telefonia classica, così di poter proporre ai clienti bande larghe e larghissime per portare nelle case di tutti servizi evoluti, come le tv digitali e le connessioni "pesanti". Aveva deciso di anticipare l'investimento in alcune aree più "sensibili" e infrastrutturate - dove cioè l'investimento non fosse eccessivamente appesantito da lavori di scavo e ripristino, -, così da servire alcuni comuni prima degli altri. Grugliasco faceva al caso suo.
Comune di Grugliasco e TIM sottoscrivono un accordo nel quale, fra le altre cose, il Comune avrebbe messo gratuitamente a disposizione i cavidotti (come da legge) e TIM si sarebbe impegnata a portare in tutte le case, le fabbriche e i negozi della città la benedetta fibra ottica antro al fine del 2015. Effettivamente TIM si mette al lavoro e, sforando un pochino nei tempi, arriva a coprire con questo servizio circa l'80% della città. Oggi dichiara di coprire l'88% dell'utenza grugliaschese.
E gli altri (parliamo del Borgo, di Via Olevano, ad esempio)? Vedendo che la gran parte della città veniva progressivamente raggiunta dei servizi di TIM e le loro zone no, hanno cominciato a tempestare i centralini di TIM e quelli del Comune. L'uno rimandava all'altro, certamente con una qualche ragione da parte degli uffici comunali. In fondo, lavori e i contratti sono della TIM che, dopo oltre un anno di fermo, scopra di avere un problema con un cavidotto interrotto nel cortile della 66 Martiri. La soluzione del problema richiede un giorno di lavoro per il ripristino!
Queste ed alte cose le abbiamo apprese direttamente dagli ingegneri della TIM nel corso di una riunione della Commissione Lavori Pubblici del 22 novembre 2016. Essi hanno anche assicurato che in pochi mesi, forse un paio, la questione verrà risolta e anche le zone oggi escluse potranno comprarsi il servizio "fibra". Vedremo...
Mariano Turigliatto