Un sindaco solo al comando

Così, le
poche persone intelligenti che lo circondano, sempre più da lontano, hanno
deciso di comportarsi da mediocri, così evitano le buriane. Guardano le
orecchie e tacciono.
Ieri tra la
discussione sul "bancomat" e la delibera per la concessione in
comodato d'uso del prato delle farfalle, prato degli orti e sette campi, il
fantasma delle Serre si aggirava nell'aula consiliare.
Tanto che un
consigliere di maggioranza si interrogava su "perché il sindaco dà sempre
il peggio si sé quando si parla de Le Serre". E' vero? perché? sarà colpa
del fantasma!
Ma il
sindaco prima lamentava "Che questo è l'interesse dell'opposizione perché si facciano le cose per Grugliasco! Ma
li capisco! E' il gioco delle parti! Meno fa l'amministrazione, meglio è per
loro!"
Ora, le
parole non sono testuali, ma il concetto era questo!
"Finalmente",
direte voi. "Montà si è reso conto che in questo mandato non ha realizzato
nulla!"
Vero, se ne
rende conto, ma non è capace ad ammettere che la colpa è solo sua!
Ma noi di
Grugliasco Democratica, abbiamo provato a spiegarli un concetto semplice
semplice. Una lista
civica non ha interesse che l'Amministrazione non faccia nulla! Ha interesse che l'Amministrazione faccia cose utili per i cittadini e che le faccia bene! E se noi ci
mettiamo di traverso, lo facciamo per tentare di impedire che Montà sperperi
soldi in iniziative imbarazzanti o in opere realizzate male.
Ma le
esternazioni di Montà evidenziano la sua concezione della politica e descrivono
come lui pensa di fare opposizione tra 9 mesi. In fin
dei conti, se non fosse un sindaco disperato, si potrebbe anche pensare che il
suo sia, sotto sotto, un complimento. Almeno nelle intenzioni. In realtà è
solo un tentativo di non ammettere con se stesso che il fallimento di questa
amministrazione è tutto colpa sua.
E così si
arrabbia. Urla! Strepita! Tenta di intimidire aggredendo!
E ieri, ho
dovuto - in modo assolutamente riprovevole - interrompere le sue aggressioni
verbali, usando il suo "stile" per spiegargli che non era in una
riunione di maggioranza, dove, se lo riteneva, poteva intimidire i
"suoi" consiglieri, ma che era in un consiglio comunale, e doveva
rispettare il consiglio.
Ma Montà non
riusciva a spegnersi. Così la
presidente del consiglio, urlando, per necessità, anche lei, ha interrotto il
consiglio comunale. O quantomeno ci ha provato.
Perché, da
dietro, Montà le urlava " Ma cosa vuoi interrompere! Si continua!"
Abbiamo
tutti l'impressione che Montà non abbia altro da portare in consiglio comunale
da qui a fine mandato..
Ora a me
dispiace per la Presidente del consiglio comunale. E non vorrei provocarle
grattacapi e preoccupazioni. E - vista la situazione - non mi aspetto neppure
che la presidente del consiglio comunale riesca a contenere Montà.
Carlo Proietti, capogruppo GD in consiglio