Il consiglio comunale boccia la proposta di delibera sulle unioni civili
Questa è stata la risposta del Consiglio Comunale di Grugliasco che il 27/01/09 ha respinto una proposta di delibera, firmata da Neirotti, Turigliatto, Porcelli, Stillavato, D’Acri, per l’istituzione di un registro comunale per le unioni civili.
Nonostante sia stato ampiamente spiegato come questo strumento sia stato istituito in parecchi comuni italiani, senza provocare terremoti burocratico-amministrativi, nonostante sia stato sottolineato come un ampliamento dei diritti rappresenti sempre una crescita della democrazia, nonostante sia stato fatto notare come lo stesso Statuto di Grugliasco riporti all’art.2 lettera d che “...il Comune… promuove LA TUTELA DELLA FAMIGLIA LEGALE E DELLE UNIONI DI FATTO” malgrado tutto questo 15 consiglieri (Viscione, Vigna, Olivero, Lopedote, Capone, Sardano, Forgione, Zerbin, Verducci, Bianco, Palomba, Marfulli, De Stefano, Colonna, Alfiero) hanno votato contro, un consigliere (Cambareri) si è astenuto e 14 ( Neirotti, Turigliatto, Porcelli, Maisto, Stillavato, Fiandaca, Mazzù, Gravina, Mercante, D’Acri, Rizzo, Saracco,Soncin, Amarù) hanno votato a favore.
Il risultato è particolarmente grave perché coloro che hanno votato contro hanno invocato come motivazione la mancanza di una legge nazionale in merito, dimenticando che non si trattava di una “legge” bensì di un atto di civiltà amministrativa.
Mentre il voto contrario dell’opposizione di destra era ampiamente scontato, stupisce l’atteggiamento di chiusura da parte di esponenti del Partito Democratico nei confronti di una scelta che metteva semplicemente a disposizione dei cittadini uno strumento in più per far valere i loro diritti.
Nonostante sia stato ampiamente spiegato come questo strumento sia stato istituito in parecchi comuni italiani, senza provocare terremoti burocratico-amministrativi, nonostante sia stato sottolineato come un ampliamento dei diritti rappresenti sempre una crescita della democrazia, nonostante sia stato fatto notare come lo stesso Statuto di Grugliasco riporti all’art.2 lettera d che “...il Comune… promuove LA TUTELA DELLA FAMIGLIA LEGALE E DELLE UNIONI DI FATTO” malgrado tutto questo 15 consiglieri (Viscione, Vigna, Olivero, Lopedote, Capone, Sardano, Forgione, Zerbin, Verducci, Bianco, Palomba, Marfulli, De Stefano, Colonna, Alfiero) hanno votato contro, un consigliere (Cambareri) si è astenuto e 14 ( Neirotti, Turigliatto, Porcelli, Maisto, Stillavato, Fiandaca, Mazzù, Gravina, Mercante, D’Acri, Rizzo, Saracco,Soncin, Amarù) hanno votato a favore.
Il risultato è particolarmente grave perché coloro che hanno votato contro hanno invocato come motivazione la mancanza di una legge nazionale in merito, dimenticando che non si trattava di una “legge” bensì di un atto di civiltà amministrativa.
Mentre il voto contrario dell’opposizione di destra era ampiamente scontato, stupisce l’atteggiamento di chiusura da parte di esponenti del Partito Democratico nei confronti di una scelta che metteva semplicemente a disposizione dei cittadini uno strumento in più per far valere i loro diritti.
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