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Crollo Le Serre: ecco la sentenza

Dato che ogni promessa è debito, almeno per noi, ecco la sentenza con le motivazioni che hanno portato, fra gli altri, anche alla condanna dell'ex sindaco Mazzù (leggi), in ordine a un procedimento giudiziario cominciato 6 anni fa. Le parti più interessanti della sentenza  sono da pag. 6 in poi.
Anche i sotterfugi più sofisticati per nascondere le cose alla fine cedono sotto l'incedere della verità... e probabilmente nasce proprio da un sotterfugio da ometti  piccoli piccoli l'omessa denuncia del fatto.
Nella notte del 6 settembre 2011 alla Nave, all'interno del parco Le Serre, una porzione del controsoffitto appena costruito si staccò e cadde. Per fortuna non erano in corso manifestazioni e il locale era deserto, per cui nessun ferito.
Trattandosi di un locale pubblico, oltretutto comunale, la legge prevede la denuncia obbligatoria dell'accaduto alle autorità di polizia, cosa che avviene quasi in automatico. A Grugliasco no. L'allora sindaco - forse preoccupato per la brutta figura che temeva di fare (aveva appena rilasciato dichiarazioni roboanti ai giornali sulla super affidabilità del lavori eseguiti durante il suo mandato) - aveva omesso di fare denuncia in accordo con la dirigente comunale preposta, condannata anche lei. Solo una settimana dopo i vigili urbani,  che avevano letto del crollo sui giornali (!) hanno effettuato un sopralluogo e segnalato alla Procura il tutto. Di qui il procedimento che ha portato alla condanna dei responsabili tecnici dei lavori e di quelli che avrebbero dovuto rispettare le leggi che tutelano la pubblica incolumità. L'ex sindaco Mazzù rientra in questa seconda partita: è evidente che non c'entra niente con l'esecuzione dei lavori e la certificazione della corretta esecuzione, è altrettanto evidente che, non denunciando come legge comanda, si è assunto la responsabilità di minimizzare e omettere.
Di solito finisce sempre tutto bene, ma quando capitano le disgrazie e tutti invocano la testa di qualcuno, si scopre sovente che sono proprio queste omissioni a generare quell'impunità che tanto male fa al nostro paese e ai suoi cittadini.
Una perla: il  Comune si è costituito parte civile (per il danno subito, anche quello morale) contro gli accusati, oggi condannati. L'ex sindaco Mazzù nell'elenco del Comune non c'è: vuoi vedere che il suo successore Montà favorisce i suoi amici e fa il duro con gli altri?
A loro parziale discolpa, va anche detto che i Grugliaschesi se li meritano entrambi, come non cessano di dimostrare ogni volta che possono.
Mariano Turigliatto