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Ricatti & Veleni. Ferragosto rovente

In questa estate sonnacchiosa e dove sembra che non succeda mai niente, le tensioni cittadine sono invece piuttosto forti. Fra meno di nove mesi ci sono le elezioni e non c'è da scherzare. C'è chi studia documenti che ha appena chiesto e a fatica ottenuto, alla ricerca di altre nefandezze di Montà e della sua corte - di quelle a cui oramai siamo quasi assuefatti, prodotto di impunità, arroganza, incapacità e ricatti, ma che bisogna ostinatamente combattere - e che tanto costano ai grugliaschesi. Nei prossimi giorni un resoconto dei risultati della ricerca (non mancherà di sorprendervi...).
C'è chi spera che al figlio/figlia del politico locale venga rinnovato il contratto di lavoro faticosamente strappato dal padre qualche tempo fa, forse facendo valere potere e carica: pare che da questo dipendano gli equilibri politici della nostra città. C'è chi spera che il poveretto/a non riottenga il lavoro, così da far saltare il banco e chi sta a guardare per vedere le mosse. Poi ancora chi parteggia per il/la pargolo/a che, alla fin fine, ha ben diritto di lavorare... o no? Nascono e  si sciolgono ipotesi di liste elettorali - si parla addirittura di una lista in costruzione a opera delle associazioni cittadine... sì, quelle foraggiate dal Comune - naturalmente a sostegno del padrone. Mentre politici di lungo corso cercano di annusare l'aria per capire dove è meglio collocarsi e  come è meglio sistemarsi per far valere le proprie (supposte) virtù e capacità.
Il tutto immerso in un clima di ricatti - voglio il contributo sennò non ti voto le delibere; mantieni la promessa che mi hai fatto sennò te la faccio pagare; guarda che sto ancora aspettando quella prebenda, la mia pazienza sta finendo - generati dallo stile di governo del sindaco e del suo partito (oltre che consolidate usanze e frequentazioni), dei loro usi e costumi, dalle vicende che ne segnano l'azione e l'inazione in città. Dopo quattro anni di questo stile - che venivan dopo il decennio della politichetta dei favorini di Mazzù - i veleni si sono sedimentati fino a impestare anche quello che era rimasto pulito. Sta arrivando il conto, Grugliasco attende.
La piazza è vuota e rovente per gran parte della giornata, le trame si tessono altrove, i veleni fermentano dove sono stati depositati, pronti a riversarsi per le strade. Sembra tutto calmo, ma il lavoro procede con la stessa intensità dei mesi precedenti e già si coglie, giù per via Tiziano Lanza  e fino alla piazza del Comune, l'affanno per le tribolazioni che ci riserva l'autunno.
Felice post-ferragosto a tutti.
Mariano Turigliatto