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Nido comunale: retromarcia parolaia


1 luglio, caldo afoso, Commissione consigliare Quinta riunita alle 18 in Sala consigliare. All'ordine del giorno anche le ultima versione dell'Amministrazione sulla privatizzazione dell'ultimo asilo nido comunale rimasto in città. L'assessore Del Bianco illustra con fare circospetto il tema e spiega dimessa ai consiglieri le ultime conclusioni a cui è arrivata la Giunta comunale. Ecco qua:
  • Per quest'anno resta tutto come prima, niente appalto, niente privatizzazione.
  • Intanto l'efficientissima giunta grugliaschese ha abbandonato l'ipotesi di appoggiarsi, per gli anni che verranno, sulla società di gestione del Comune di Venaria (che sia perché le elezioni le ha appena vinte il M5S?). 
  • Ora si sta orientando ad accordarsi con i Comuni di Collegno e Rivoli per avviare una gestione comune dei nidi comunali. Siamo nella fase dello scambio delle lettere (il cosìddetto petting istituzionale), poi (se e quando non si sa) forse consumeranno.
Si capisce che l'unico autorizzato a parlare sul serio, però, è il sindaco.
Arriva circa tre quarti d'ora dopo, ascolta un paio di considerazioni dei consiglieri e poi parte con la sua solita predica da mezz'ora buona. Dalle 18,45 alle 19,10 tocca sentire di tutto di più, soprattutto ci illuminano le visioni del sindaco che, in un irrefrenabile profluvio di parole, trova anche il tempo di spiegare a noi deficienti che:

a) L'annuncio della privatizzazione del nido - risale oramai a 8 mesi fa - è stato deciso per "porre il problema". L'amministrazione non deve porre problemi, deve risolverli, consultando i cittadini, ascoltandone le opinioni e poi decidendo. Un anno di paralisi, di allarmi, di agitazioni... perché lui e la corte hanno deciso di "porre il problema".

b) Collaborare con Collegno e Rivoli è bello (per definizione). Infatti lo fa così bene che siamo ancora allo scambio di lettere e di belle parole, dopo mesi, anni di analisi, qualche volta reciproche accuse e scambi non sempre civili di cortesie (i buoni pasto scolastici, giusto per ricordarne uno). Tanto bla bla bla e nessuna azione concreta, eppure sono tutti del PD!

c) Le quasi duemila firme di cittadini che chiedevano di riconsiderare la decisione di privatizzare il nido sono state raccolte raccontando balle alla gente, per suscitare allarmismo e gettare discredito all'amministrazione comunale. Il sindaco ha attribuito ai comitati cittadini l'elemento fondante della sua azione di governo, basata appunto sulla balle. Proprio a cominciare dai costi del nido comunale, solo per fare un esempio attinente. Singolare la sua visione della democrazia e della partecipazione, ma su questo è davvero in buona compagnia.


Ma, balle o no, ha dovuto fare una bella retromarcia. Di questo siamo fieri, così come debbono esserlo le mamme i papà che si sono dati da fare perché la fiammella della ragione e della cura dei bambini restasse viva a fronte di questi Erode nostrani.

Mariano Turigliatto