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TORINO insegna e GRUGLIASCO impara

 
Ecco da dove arriva l'insegnamento che l'attuale e la precedente amministrazione di Grugliasco sta portando avanti nella nostra città.

Fassino, il "garante" del Sistema Torino

da Chiara Appendino (M5S) il Giovedì 21 marzo 2013 ore 12.14

Ecco la traccia che ho seguito per l'intervento in Consiglio dopo le comunicazioni di Fassino sulla vicenda Murazzi.

E’ sempre complesso intervenire al principio di una vicenda, ancora di più se si tratta di un’inchiesta penale della magistratura, ma noi, Consiglio Comunale di Torino, non abbiamo il compito di vagliare le responsabilità penali dei soggetti coinvolti, dobbiamo però, per rispondere al nostro mandato, manifestare una visione di lungo periodo, assegnare delle responsabilità politiche e tutelare gli interessi di tutta la cittadinanza.

Signor Sindaco, ancora una volta Lei si sta assumendo responsabilità che non Le sono proprie ma che derivano dalla Giunta che l’ha preceduta.


Ci sarebbe da domandarsi perché Lei, come già avvenuto nel caso “Martina” e nel caso del concorso dei dirigenti, giusto per citare i due maggiori eventi, si presti ben volentieri a fare da bersaglio agli strali numerosi che in origine non avrebbero avuto lei come obiettivo.

Qualche giorno fa proprio Lei, Signor Sindaco, ha pronunciato in televisionbe la frase: “Il Sistema Torino non esiste, è solamente una formula propagandistica”. Ebbene, ora alla luce di questo suo ennesimo assumersi le responsabilità altrui ci dovrà spiegare il perchè; forse il suo è disinteressato altruismo?

La vicenda dei Murazzi è nota ad ogni angolo della nostra Torino: esistono figli e figliastri, soggetti che hanno interlocutori privilegiati ed altri che invece devono fare la fila allo sportello.

Lo si è visto con la modalità di assegnazione dei locali dei murazzi ai vincitori del famoso bando del 2007 e soprattutto lo si è visto con la mancata sollecitudine nel richiedere loro quanto dovuto. Non spetta a noi indagare su queste protezioni, siamo certi che la Procura farà egregiamente il suo lavoro ma riteniamo, ancora una volta, che questa non sia altro che la punta dell’iceberg di una gestione quantomeno superficiale dei beni della collettività.

Siamo infatti certi che i tanti locali commerciali, edifici ed immobili di proprietà della Città siano sempre stati gestiti nell’interesse generale?

Signor Sindaco, il Sistema Torino non è un’invenzione ma, come è stato scritto qualche giorno fa sul principale quotidiano della nostra città, è “quell’abbraccio tra certa politica, università, finanza, aziende partecipate, cultura e associazionismo di cui il PD è il cardine”.

Anche in quest’inchiesta immagino che siano finiti in mezzo innocenti, amministratori, dirigenti e funzionari di questa amministrazione che svolgono correttamente il loro dovere tutti i giorni. E come ho avuto modo di dire in altre occasioni questi sono la maggioranza, ma lei non può negare che accanto a loro ve ne sia una parte organica alla definizione che ho appena ricordato.

Caro Signor Sindaco, il fatto di riconoscere l’esistenza di un sistema di potere non significa negare ciò che di buono è stato fatto in questi anni e viene fatto tutt'oggi, ma significa dire chiaramente che ormai il treno è uscito dai binari e che il ciclo iniziato con il sindaco Castellani deve chiudersi.

Ogni sistema - buono o cattivo che sia in origine - degenera e così anche voi ora non siete più quella forza innovativa che meravigliava tutta l’Italia, quel “laboratorio torinese”.

Ora è tempo di cambiare, non di dare una mano di bianco su un muro che crolla, ma di cambiare tutto all’insegna della trasparenza e della partecipazione, perchè solo con il controllo diretto dei cittadini ed il loro attivo coinvolgimento si può arrestare questa deriva e far tornare Torino un’avanguardia della sperimentazione politica, economica e sociale.b

Caro Signor Sindaco non basta convocare degli “stati generali”, delle conferenze stampa oppure far realizzare un servizio televisivo su Torino, bisogna tagliare i ponti col passato e costruire un nuovo modello per il futuro.

Lei è in grado di fare tutto ciò?

Per noi no, perché proprio Lei è stato posto a capo di questo villaggio dal medesimo sistema che ci sta strangolando.

A Lei dimostrare che ci stiamo sbagliando.

Questo vale anche per l'amministrazione di Grugliasco. Provate a dimostrare il contrario.
Se siete capaci.




 

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